Ottantotto ingrandimenti di figurine dedicate alle Esposizioni Universali: la Parigi del 1867, 1878, 1889, 1900 e Saint Louis del 1904 immortalate in brillanti immagini cromolitografiche. Sono già installate in centro storico e arredano i Portici del Collegio, di piazza Roma, del Comune tra piazzetta delle Ova e piazza Torre. Il percorso “Esposizioni Universali in figurina” sarà inaugurato ufficialmente il 16 maggio in occasione di “Nessun dorma”, la notte bianca modenese, e resterà allestito fino al 31 ottobre 2015.
“Il legame tra figurine ed Esposizioni Universali – spiegano Paola Basile e Thelma Gramolelli del Museo della Figurina, che ha curato la mostra con progetto espositivo di Fausto Ferri - è molto stretto. Basti pensare che la prima data certa nella storia delle figurine è il 1867, anno in cui il litografo parigino Bognard pubblicò una serie dedicata ai padiglioni dell'Expo di quell'anno. Entrambe nascono dall'esigenza di far conoscere i nuovi prodotti industriali, celebrando fiducia nella scienza e nella tecnica, attraverso immagini e apparati architettonici volti a suscitare stupore e meraviglia”.
La prima Esposizione riconosciuta si tenne a Londra nel 1851. Da quel momento le Expo si succedettero in maniera più o meno regolare, configurandosi come centri di sperimentazione nei quali gli apparati scenografici, costruiti per presentare in maniera spettacolare le merci, sottoponevano il visitatore a stimoli emotivi incentrati su miti moderni come le macchine, l’elettricità, il progresso. Moltissime figurine mostrano, ad esempio, grandi capolavori dell'architettura e della scenografia parigini, come il colonnato del Trocadero del 1878, la porta monumentale di Binet del 1900 o la Tour Eiffel del 1889.
Le figurine originali di cui si espongono gli ingrandimenti sono visibili nella mostra “Fantasmagoriche Expo 1851-1900. Architetture effimere e architetture simboliche al tempo delle Esposizioni Universali” alla Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti di Palazzo dei Musei in largo S. Agostino dal 9 maggio al 1 agosto, aperta fino a mezzanotte in occasione di “Nessun dorma”, la notte bianca modenese del 16 maggio. La mostra è accompagnata da un video con testi in inglese e musiche originali, presentato al Museo della figurina sempre il 16 maggio, dalle 18 alle 24.
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