11/04/2015

SPLIT PAYMENT, “TENERE CONTO DELLE DIFFICOLTÀ PER LE IMPRESE”

Il Consiglio approva una mozione che chiede all’Amministrazione di sensibilizzare i parlamentari modenesi. Attenzione anche per associazioni e società sportive

Intraprendere un'iniziativa con i parlamentari eletti nel territorio modenese per cercare, entro la prossima manovra finanziaria, una soluzione che tenga conto delle difficoltà in cui possono incorrere alcune imprese che operano con la Pubblica Amministrazione dopo l'entrata in vigore del cosiddetto “split payment”.

È quanto chiede il Consiglio comunale di Modena all’Amministrazione attraverso l’approvazione di un ordine del giorno del Pd, illustrato da Antonio Carpentieri, che chiede anche di studiare una soluzione, come per gli enti no profit esclusi dall'applicazione dello split payment, anche per le associazioni e società sportive dilettantistiche. Il documento è stato presentato in corso di seduta come alternativa a un ordine del giorno di FI illustrato da Adolfo Morandi in una precedente seduta e sul quale era stata richiesta una sospensione dei lavori. Il documento illustrato da Carpentieri è stato approvato con il voto del Pd, l’astensione di Per me Modena e Sel, il voto contrario di FI, M5s e CambiaModena.

La mozione di Morandi, che ai parlamentari modenesi chiedeva invece di lavorare per l’abolizione o la sospensione immediata della normativa “al fine di valutare con più attenzione le gravi conseguenze, in alcuni casi anche drammatiche, che la norma provocherebbe sulle imprese che operano con la Pubblica Amministrazione”, è stata respinta con il voto contrario di Pd e Sel, a favore FI, M5s e CambiaModena. Il documento di Forza Italia chiedeva inoltre di presentare “una proposta di legge che, al fine di impedire che si inneschino meccanismi di indebiti incassi di Iva, preveda un maggior controllo delle imprese che operano con la Pubblica Amministrazione e il riconoscimento di uno specifico accreditamento”.

La norma dello split payment, in particolare, introdotta con la Legge di stabilità per ridurre l'evasione fiscale relativa all'Iva per le attività svolte a favore delle Pubbliche Amministrazioni, prevede che gli enti locali sdoppino il pagamento versando al fornitore solo il prezzo del bene o del servizio, mentre l’Iva viene versata allo Stato, “in modo che chi incassa la fattura non dimentichi di corrispondere successivamente l’imposta”. La norma però, si legge nella mozione approvata, “deroga al principio di neutralità dell’Iva e potrebbe determinare l’insorgere di crediti d’imposta recuperabili da parte dei soggetti in tempi non brevi, con la possibile conseguenza di mettere in difficoltà le imprese, le associazioni e le società sportive che operano con la Pubblica Amministrazione, proprio in un momento di crisi economica e di liquidità”.

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