“L’Amministrazione comunale modenese auspica da tempo che venga modificata la normativa nazionale in modo da assegnare ai Comuni alcune competenze amministrative attualmente in capo alla Questura per razionalizzare e semplificare procedure che ora sono parcellizzate tra diversi enti”. Lo afferma l’assessora al Welfare, Coesione sociale e Cittadinanza Giuliana Urbelli in merito all’intervento del sindacato Silp-Cgil di alcuni giorni fa.
“I Comuni – continua Urbelli - stanno già gestendo, con esiti positivi, analoghe funzioni per i cittadini comunitari e devono inoltre assolvere a diverse funzioni anche per i cittadini non comunitari. A livello locale, per facilitare l’accesso e la semplificazione delle procedure, nel rispetto dei vincoli normativi e di quelli imposti dalle risorse, abbiamo scelto di valorizzare competenze e risorse territoriali mettendo in rete tutti gli sportelli pubblici dedicati attraverso la sottoscrizione di appositi protocolli con Prefettura, Questura, associazioni sindacali ed enti di assistenza. È in questi giorni in corso di rinnovo il Protocollo con la Questura di Modena finalizzato a mettere a disposizione risorse tecnologiche e umane per supportare le procedure di rilascio del permesso di soggiorno”.
Il primo Protocollo è stato approvato nel 2001; successivamente è stato ampliato a Prefettura, Provincia, soggetti pubblici e privati, e ha comportato la possibilità di mettere a disposizione computer e software, come il programma predisposto dal Ced comunale, utilizzato da Questura e Prefettura per prenotare il ritiro del permesso di soggiorno e gli appuntamenti per ricongiungimenti familiari e primo ingresso; mentre un’ulteriore piattaforma informatica serve a prenotare gli appuntamenti per richiedere la cittadinanza.
Ad oggi sono 43 gli sportelli convenzionati e attivi sul territorio provinciale; nel 2014 i permessi prenotati complessivamente dalla rete degli sportelli sono stati più di 32.370, oltre 3.430 gli invii di informazioni agli sportelli e quasi 7.300 le prenotazioni per ritirare il permesso di soggiorno dal Centro Stranieri del Comune che svolge anche attività di segreteria organizzativa della rete.
Dal 2006, anche in ragione della sempre maggiore complessità delle procedure amministrative, è stato approvato un protocollo integrativo per l’attività rivolta alla Questura, a cui è stata anche garantita continuità.
Il Comune di Modena mette a disposizione indicativamente due persone in Questura e una in Prefettura per il supporto dedicato a questa attività per complessive 604 ore annue presso la Prefettura e 2.397 presso la Questura.
“Occorre inoltre tener presente – sottolinea l’assessore - che negli ultimi anni ci sono state parecchie modifiche alla normativa sui permessi di soggiorno e anche la sperimentazione introdotta da Anci non è più adeguata, dopo che alcuni dei cambiamenti introdotti hanno previsto la gestione della procedura di rinnovo e rilascio attraverso programmi informatici centralizzati gestiti direttamente dal Ministero degli Interni, con l’introduzione dei Kit postale e del permesso di soggiorno elettronico. La possibilità di utilizzare personale in mobilità da altri enti dovrebbe poi fare i conti con la necessità di ulteriori risorse da dedicare allo scopo”.
Per quanto riguarda gli altri interventi sollecitati dal Silp, l’Amministrazione comunale fa notare che l’utilizzo della videosorveglianza è già regolamentato da un disciplinare del 2011 e da un Protocollo d'intesa tra Prefettura e Comune per la gestione del sistema. Il protocollo, oltre a stabilire i criteri, recependo le indicazioni del Patto per Modena sicura istituisce un Gruppo tecnico interistituzionale - formato da Comune, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza - per ottimizzare l'utilizzo congiunto del sistema. In caso di utilizzo congiunto le centrali possono comunicare tra loro le eventuali priorità in tempo reale attraverso il collegamento in fonia punto-punto.
Azioni sul documento