Sarà una commissione nominata dal rettore di Unimore ad individuare, entro il 30 settembre, una nuova “casa” per i 16 macachi dello Stabulario interdipartimentale dell’Ateneo modenese che ha deciso di dismettere l’attuale colonia. Il provvedimento è stato preso in accordo con la ricercatrice responsabile della linea di studio sui primati che sospenderà per due anni la sperimentazione, dedicandosi in maniera più completa all’analisi dei dati sin qui ottenuti.
Questo ciò che prevede il Protocollo d’intesa tra Unimore e Comune di Modena sottoscritto, mercoledì 15 aprile, dal rettore Angelo O. Andrisano e dall’assessore comunale all’Ambiente Giulio Guerzoni; presente anche il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Giovanni Pellacani.
La commissione, composta da un veterinario e un docente dell’Università (quest’ultimo in qualità di presidente) e da un rappresentante del Comune avrà il compito di individuare una proposta di accoglienza e affidamento dei macachi tra più associazioni, pubbliche o private, riconosciute dal ministero della Salute, associazioni no profit o organismi di diritto pubblico che, totalmente a loro spese e con loro mezzi, possano garantire il benessere e la salute degli animali e l’idoneità della loro futura collocazione.
La scelta dell’Ateneo di cedere a titolo gratuito i 16 macachi, che sono perfettamente sani, consegue alla decisione autonoma del gruppo di ricerca dell’Ateneo di terminare entro la fine di aprile i test sui macachi, proseguendo esclusivamente con l’unico esemplare, attualmente già inserito in modo irreversibile nella sperimentazione, lo studio in corso per comprendere se il sistema fronto-cerebellare contribuisce ai processi di orientamento.
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