“Il nuovo Patto continuerà a garantire il controllo pubblico di Hera e, grazie alle modifiche allo statuto, lo potremo fare anche scendendo sotto alla quota simbolica del 50 per cento senza esporre la società al rischio di ‘scalate’, possibili invece in assenza del Patto E la presenza di Modena rimarrà forte”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli illustrando alla commissione consiliare Risorse la delibera con la quale si prevedono le modifiche allo statuto, si definiscono i contenuti del nuovo Patto triennale e si stabilisce che, con lo scioglimento di Hsst, gli enti locali modenesi rimarranno uniti nelle scelte strategiche grazie a un Contratto di sindacato.
“Una sorta di Patto nel Patto – ha spiegato il sindaco – con il quale stabiliremo insieme anche le strategie per le eventuali vendite di azioni non sottoposte al blocco. Una vendita utile a sostenere gli investimenti anche perché la legge finanziaria esclude quelle risorse dai vincoli del patto di stabilità. Per Modena però l’impegno è mantenere una presenza forte in Hera e il Comune – ha annunciato Muzzarelli – non ha intenzione di vendere un numero di azioni superiore a quello che si sblocca nella prima fase, cioè circa 11 milioni di azioni se aderiscono al Contratto di sindacato tutti i Comuni che oggi fanno parte di Hsst”.
Il sindaco ha sottolineato, inoltre, come “anche volendo mantenere la quota del 51 per cento, oggi, dopo che alcuni Comuni sono usciti dal Patto generale, non ci sarebbero più le azioni sufficienti da vincolare, quindi meglio una scelta di responsabilità che garantisce l’equilibrio di bilancio e tiene conto anche degli investimenti per 118 milioni (23 dei quali già nel 2015) che Hera, un’azienda che occupa oltre 800 persone, ha in programma nel nostro territorio creando lavoro anche per oltre 300 aziende garantendo competitività ed essendo un riferimento della nostra comunità”.
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