Il Consiglio comunale di Modena ha approvato le due delibere con le linee di indirizzo per progetti di lavoro dedicati ai disabili adulti presentate dall’assessora al Welfare Giuliana Urbelli nella seduta consiliare di lunedì 30 marzo.
Le linee di indirizzo per 12 progetti socio-occupazionali in un laboratorio di piccolo assemblaggio sono state approvate con il voto favorevole di Pd, Sel, Movimento 5 stelle, Per me Modena e CambiaModena. Astenuto il gruppo di Forza Italia.
Sì unanime di tutti i gruppi consiliari per le linee di indirizzo per i percorsi occupazionali nell’ambito dell’attività agricola e di ristorazione, attualmente affidati alla cooperativa sociale La Lanterna di Diogene.
Aprendo il dibattito per il Pd, Tommaso Fasano ha ribadito l’apprezzamento per entrambe le delibere e per le politiche sociali dell’Amministrazione. “I servizi di cui parliamo – ha detto il consigliere – sono in grado di moltiplicare le opportunità per i disabili e sfruttano le capacità residue che hanno. Il segnale che diamo alla città è che nel momento del bisogno nessuno viene lasciato solo”. Grazia Baracchi ha sottolineato l’importanza “per i ragazzi disabili che scelgono la ristorazione come percorso formativo di vedere uno sbocco lavorativo che dà loro una dignità”, mentre Chiara Susanna Pacchioni ha osservato quanto sia fondamentale, ai fini di un buon risultato, unire più elementi come “il coordinamento con i servizi sociali,
Marco Cugusi di Sel ha evidenziato che “questo tipo di investimento crea ricchezza e inclusione sociale ma purtroppo le leggi nazionali non ci consentono di gestire direttamente i servizi e questo è un limite perché l’appalto esterno mette a rischio la continuità e la stabilità nell’assistenza di cui queste persone hanno bisogno”.
Esprimendosi a favore delle delibere, “che garantiscono una sicurezza alle famiglie”, Marco Bortolotti (M5s) ha rilevato “il costo altissimo del trasporto che è pari quasi alla metà di quello del lavoro. È una spesa troppo alta sulla quale dovremmo ragionare per trovare una soluzione, sfruttando al meglio le risorse a disposizione sul territorio”. Anche per Adriana Querzè (Per me Modena) “il servizio di trasporto disabili andrebbe ripensato nella sua interezza, visti i costi e l’incidenza che ha sul servizio, magari coordinando l’ambito della disabilità adulta con quello zero-18 in modo da ricercare un’economia di scala”.
Confermando che il trasporto è una criticità, l’assessora Urbelli ha ricordato che per ottimizzare le risorse “in questi due appalti si è scelta la strada del contratto unico per la gestione del centro e del trasporto”.
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