Per consentire il funzionamento dei gruppi consiliari il Comune di Modena nel 2015 stanzierà complessivamente 74.800 euro. I fondi potranno essere utilizzati per le spese ammissibili, individuate dal documento che ne disciplina l’utilizzo, come iniziative pubbliche, per spese telefoniche, di aggiornamento, di cancelleria o per l’acquisto di beni e servizi che i consiglieri dovranno documentare adeguatamente.
La delibera che assegna le risorse, illustrata dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, è stata approvata all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 9 marzo. Nell’ambito della manovra di Bilancio, lo stanziamento previsto per i gruppi consiliari per l’intero anno corrente è stato ridotto di 5 mila euro rispetto allo scorso anno quando era già stato tagliato del 30 per cento con una delibera dello stesso Consiglio.
Il riparto dello stanziamento avviene assegnando a ciascun gruppo una quota fissa pari a 5.342 euro (per un totale di 37.400 euro) e una quota (calcolata suddividendo in 32 quote il disponibile restante) pari a 1.168 euro per ogni consigliere di appartenenza.
Il gruppo del Partito democratico potrà quindi usufruire di 27.549 euro; il Movimento 5 stelle di 11.186 euro; Forza Italia di 8.849 euro; PermeModena di 7.680 euro; i gruppi Cambia Modena, Nuovo Centro Destra, Sinistra Ecologia e Libertà di 6.511 euro ciascuno.
Allegato alla delibera anche il documento sulla disciplina dell’utilizzo delle risorse finanziarie e sulle procedure per l’attribuzione dei fondi che riproduce quello approvato gli scorsi anni. Sono ammesse iniziative pubbliche politico-istituzionali organizzate dal gruppo consiliare sul territorio comunale, spese di affitto sale per riunioni e incontri, spese di studio e documentazione di interesse connesso all’espletazione del mandato. Ma anche spese per la partecipazione a iniziative organizzate da terzi, spese di cancelleria, per la produzione di stampati, di corrispondenza, telefoniche e per l’acquisto di beni, servizi e attrezzature necessarie al funzionamento del gruppo. Per ciascuna iniziativa, i consiglieri dovranno tenere adeguata documentazione da allegare al rendiconto insieme a una scheda di presentazione della stessa. Scontrini e ricevute di ristoranti dovranno avere allegata un’apposita dichiarazione che ne attesti il collegamento con lo svolgimento di precise attività politiche riconducibili al ruolo istituzionale del gruppo, mentre i beni durevoli acquistati dovranno essere registrati e, al termine del mandato, passeranno direttamente al patrimonio comunale, salvo riscatto al valore di mercato del bene.
Non sono, invece, in ogni caso ammesse al rimborso spese di carattere personale, a favore di familiari o società in cui essi siano titolari o soci, erogazioni di denaro per beneficenza o sottoscrizioni, acquisti di beni per concorsi a premi o simili. Inoltre, i fondi non potranno essere utilizzati per finanziare direttamente o indirettamente le spese di funzionamento degli organi di partito o movimento politico.
Per consentire la tracciabilità dei pagamenti, ciascun gruppo dovrà attivare un conto corrente dedicato dove verranno trasferite le risorse e, a eccezione delle spese urgenti e di modesto importo, per tutte le spese eccedenti i 500 euro si dovrà utilizzare come modalità di pagamento il bonifico bancario o postale, o altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. Le erogazioni sono comunque subordinate alla presentazione del rendiconto delle spese sostenute nell’anno precedente dal gruppo consiliare, a cura del capogruppo.
Prima del voto il capogruppo del Movimento 5 stelle Marco Bortolotti è intervenuto per ricordare che “insieme alla delibera c’è anche un nuovo Regolamento, che abbiamo accolto con favore, perché ci permette di vedere in modo chiaro le fonti di finanziamento. Ringraziamo quindi il personale – ha aggiunto - per l’attività svolta”.
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