Riflettere sulla tragedia della Prima guerra mondiale attraverso caricature e immagini satiriche, testi e cimeli, ricostruzioni e foto storiche. È l’obiettivo della mostra “Una risata ci salverà. Modena e la caricatura negli anni della Grande Guerra”, che inaugura sabato 7 marzo alle 17 nella Sala Boni dei Musei civici, al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo S. Agostino a Modena. In esposizione opere di personalità locali entrate nella storia della caricatura nazionale ed europea: da Umberto Tirelli a Giuseppe Mazzoni, Enzo Manfredini e altri. La mostra - promossa dal Museo civico d'arte in collaborazione con Biblioteca Estense Universitaria e Istituto storico di Modena, con il sostegno del Lions club Modena Host - sarà visitabile gratuitamente fino al 12 luglio 2015. All’inaugurazione di sabato il Coro “La Secchia” - Gruppo Alpini di Modena eseguirà canti di trincea.
“La qualità della ricerca che sta dietro la mostra – ha detto l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza – fa emergere, in collaborazione tra musei civici e altre istituzioni culturali, aspetti e personalità della cultura modenese che, anche in questo caso, hanno avuto rilievo nazionale e internazionale. E si inseriscono da antesignani in filoni come quello del disegno satirico e comico che, passando per Carosello Paul Campani e De Maria, arriva fino a Bonvi e Silver”.
Per comprendere la capacità della satira di svelare aspetti e tematiche centrali del conflitto e della società che l’ha generato, i curatori - Stefano Bulgarelli, Cristina Stefani e Lorenzo Lorenzini – hanno esposto le caricature in relazione a cimeli originali, inseriti in ricostruzioni di ambienti che rimandano alla vita dei soldati al fronte, tra foto storiche e documenti di propaganda istituzionale. “Anche un evento catastrofico come la Grande Guerra – spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici - riletto attraverso il filtro dell'ironia e l'opera di letterati e artisti satirici del periodo, può svelare sguardi inediti”.
La mostra e il catalogo propongono, infatti, opere di Umberto Tirelli, graffiante “deformatore” dei potenti d'Europa; Enzo Manfredini, cantore dei soldati-barboni di Francia, eletta seconda patria; Giuseppe Mazzoni, autore di punta del più celebre giornale del fronte, “La Tradotta”; Mario Vellani Marchi, che ha illustrato “Le scarpe al sole” di Paolo Monelli, giornalista e scrittore fioranese segnato dall'esperienza volontaria al fronte. A questi si aggiungono i pittori Alberto Artioli, Casimiro Jodi e Augusto Zoboli, il poeta futurista Piero Gigli e l'emblematica personalità dell'editore Angelo Fortunato Formiggini, che nell'ultimo anno di guerra fonda la “Casa del ridere”, sorta di biblioteca-museo dell'umorismo ricca di una vastissima collezione di cartoline caricaturali, creata per un'utopistica ricostruzione morale del mondo e degli uomini. Con le caricature dialogano i componimenti irridenti dei modenesi Augusto Vandelli, Emilio Uguzzoni e del marchese Matteo Campori.
La mostra non tralascia le ripercussioni dirette su Modena, letta come specchio del cosiddetto “fronte interno”, essendo stata anch’essa investita dalla guerra attraverso la propaganda istituzionale, le restrizioni, la difesa da attacchi aerei, la riconversione di immobili destinati a funzioni collegate al conflitto.
La mostra e le iniziative collegate rientrano nel programma dedicato al ricordo della Prima Guerra mondiale promosso dal Comitato per la Memoria e le Celebrazioni del Comune di Modena e dal Comitato modenese per la commemorazione del centenario della Grande Guerra, di cui fanno parte Comune, Provincia e Prefettura di Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, con il contributo di Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
I Musei civici sono aperti gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per informazioni: tel. 059 2033101 o 2033125 (www.comune.modena.it/museoarte).
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