Il Consiglio comunale di Modena ha approvato il Bilancio preventivo armonizzato 2015-2017. Dopo una seduta di quasi 11 ore intervallata da un paio di pause, che ha preso il via alle 9.10 di giovedì 5 marzo, alle 21.20 l’Aula a dato il via libera alla manovra emendata, con il voto a favore di Pd e Sel, contro FI, Ncd, Per me Modena, M5s, CambiaModena. Approvati anche 13 emendamenti al Bilancio dei 26 effettivamente presentati (due dei 28 sono stati ritirati in corso di seduta), e 9 ordini del giorno dei 18 presentati in corso di seduta.
“E’ un bilancio che vuole mandare alla città un messaggio di fiducia, non di depressione, stimolando famiglie e imprese e rimettersi in gioco per la ripresa e l’occupazione, per la qualificazione del welfare, per la scuola, la cultura e la promozione della città”, ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nelle conclusioni del dibattito sottolineando la centralità degli investimenti nella manovra (quasi 90 milioni in tre anni) e la “mancanza di effettive proposte alternative. Noi vogliamo che Modena si rimetta a correre”.
Insieme al Bilancio, e con uguale votazione, sono state approvate anche quattro delibere accessorie relative all’anno 2015: sulle aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie; sull’individuazione dei servizi a domanda individuale e determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi; sulla Iuc (Imposta unica comunale), con la determinazione regolamentare delle aliquote, delle detrazioni e dei termini di applicazione dell’Imu (Imposta municipale propria) e della Tasi (Tributo sui servizi indivisibili), delle tariffe e delle scadenze di pagamento della Tari (Tributo sui rifiuti), e l’aggiornamento del regolamento delle entrate tributarie; sulla convenzione per l’affidamento della gestione della riscossione della Tari e per la regolamentazione della fatturazione e dei pagamenti del Servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati (Sgrua).
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