10/02/2015

TRASPORTO SCOLASTICO / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

L’assessore alla Scuola Cavazza: “L’amministrazione si sta impegnando per aumentare i fondi per le uscite didattiche e gli abbonamenti dei bimbi in difficoltà”

“C’è l’impegno dell’amministrazione per incrementare le risorse a favore delle uscite a scopo didattico dei bambini. La modalità organizzativa del servizio è oggetto di un confronto, non facile, con Seta”. Lo ha detto l’assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza intervenendo nel dibattito sugli ordini del giorno per le agevolazioni nel trasporto pubblico scolastico presentati da Pd e Per me Modena e approvati nella seduta consiliare di lunedì 9 febbraio. “Per facilitare l’accesso al trasporto pubblico e agevolare il diritto all’istruzione per le famiglie in difficoltà – ha proseguito l’assessore – abbiamo previsto la possibilità di abbonamenti gratuiti per i bambini delle primarie con famiglie che si trovano in difficoltà economiche. Il sistema per certificare il reddito familiare è ancora da definire nei dettagli ma il nostro intento è quello di favorire le famiglie più bisognose”. Concludendo l’intervento, l’assessore Cavazza ha ricordato che “continua comunque l’impegno dell’amministrazione, con propri contributi, per favorire l’accesso al trasporto pubblico degli studenti delle scuole secondarie in difficili condizioni economiche; per il trasporto casa-scuola dei disabili e per il trasporto scuola-palestra”.

Per il Pd, Grazia Baracchi ha messo in evidenza che “l’ordine del giorno vuole cercare risposte per il trasporto pubblico che tengano presenti le esigenze degli studenti e sostengano le uscite didattiche. Chiediamo di definire un budget per ogni scuola, senza vincoli per le classi ma privilegiando la copertura per le famiglie svantaggiate, sulla base dell’Isee, secondo un principio di equità”. D’accordo Simona Arletti che si è augurata che l’applicazione delle agevolazioni ai bimbi di famiglie in difficoltà “sia gestita con molto tatto, in modo da non far sentire discriminati i bambini. L’innovazione dovrebbe comunque essere pian piano estesa anche alle altre fasce d’età”. Anche secondo Carmelo De Lillo “l’approccio che la situazione attuale ci impone non è quello del liberi tutti ma il più realistico fare di necessità virtù, dandosi un sistema di regole chiare per dare a chi ha bisogno secondo un principio di equità”.

Adriana Querzè di Per me Modena ha ricordato che “il costo complessivo per le uscite didattiche della scuola d’infanzia e della prima e seconda elementare si aggira tra i 18 e i 20 mila euro. Non è una spesa esagerata, inoltre occorre tenere presente che normalmente le uscite didattiche avvengono nella fascia oraria tra le 10 e le 12, nella quale gli autobus non sono sicuramente pieni. E questa è una carta che potremmo giocare con Seta”.

Per il M5s Marco Rabboni ha affermato che a Modena “manca da molti anni una politica di incentivazione all’uso del trasporto pubblico. In particolare manca dall’introduzione dei parcheggi a pagamento del Novi Park e delle strisce blu” e Elisabetta Scardozzi ha sottolineato che la circolazione di auto e moto è “un noto agente inquinante, oltre che fonte di incidenti stradali. Vogliamo mettere in sicurezza i nostri bambini. Forse potrebbe convenire dal punto di vista economico rendere gratuiti i mezzi, perché diminuirebbero le auto. Si tratterebbe di fare uno sforzo ulteriore per liberare le strade e rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico”.

Anche Marco Cugusi di Sel si è detto “convinto che Modena sia una città troppo autocentrica, con una qualità dell’aria scarsa e tutto questo spinge verso l’uso trasporto pubblico. Ma – ha detto il consigliere – non mi convince l’idea della gratuità per tutti, non solo perché siamo in ristrettezze, ma per un principio di distribuzione del reddito: chi può è giusto che paghi”.

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