10/02/2015

TRASPORTO SCOLASTICO / 1 - SÌ DEL CONSIGLIO A DUE ODG

Presentati da Pd e Per me Modena. Richiedono agevolazioni per gli studenti in difficoltà e gratuità per le uscite didattiche della scuola dell’infanzia e primaria.

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di lunedì 9 febbraio, ha approvato due ordini del giorno sul trasporto pubblico scolastico. Nel dettaglio, è stata approvata una mozione presentata da Adriana Querzè di Per me Modena sul trasporto gratuito per le uscite didattiche della scuola dell’infanzia e primaria. Il documento ha ottenuto il voto favorevole di Per me Modena, M5s, Sel e CambiaModena. Astenuti Pd, FI e Ncd.

Approvato anche l’ordine del giorno, presentato da Grazia Baracchi per il Pd, che chiedeva agevolazioni sulle tariffe del trasporto scolastico per gli studenti le cui famiglie si trovano in difficoltà economica. L’ordine del giorno è stato approvato con il voto favorevole di Pd, Sel, M5s e CambiaModena. Contrari FI e Ncd; astenuto Per me Modena.

È stato invece respinto un ordine del giorno illustrato da Elisabetta Scardozzi, di M5s, che chiedeva l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per tutti gli studenti fino ai 14 anni (voto contrario di Pd e Sel, a favore di M5s, CambiaModena e Per me Modena, astenuti Fi e Ncd).

Illustrando il proprio ordine del giorno, Adriana Querzè ha sottolineato che “la possibilità di partecipare alle uscite didattiche rientra a pieno titolo nel diritto allo studio e che l’utilizzo del mezzo pubblico per raggiungere le destinazioni delle visite didattiche carica le famiglie di un costo ulteriore”. Per questo, l’ordine del giorno impegna la Giunta “a rinnovare e modificare la convenzione con Seta Spa, garantendo, come avveniva in passato, l’utilizzo gratuito del mezzo pubblico nell’area urbana ai bambini della scuola d’infanzia e della primaria che partecipano alle uscite didattiche organizzate dalle scuole”.

Il documento del Pd invita invece la Giunta “ad attivarsi affinché nella convenzione con Seta Spa siano introdotte tariffe riservate agli studenti che tengano conto della condizione economica familiare; a destinare risorse specifiche per contribuire alle uscite didattiche organizzate dalla scuola d’infanzia e primaria; a prevedere all’interno dell’accordo del Patto per la scuola 2013-2016 specifici criteri che garantiscano il diritto di partecipazione degli alunni con famiglie in condizioni economico-sociali svantaggiate”.

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