Autori italiani e internazionali tra il secondo dopoguerra e gli anni Settanta del 900. Max Bill, Enrico Castellani, Sol LeWitt, Mario Nigro, Victor Vasarely, Luigi Veronesi. Insieme con quella sulle foto del cinema, la Galleria civica di Modena sabato 7 febbraio alle 18 inaugura anche un’altra mostra, nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita: “La variante e la regola. Opere su carta tra arte concreta, minimalismo e pittura analitica dalla collezione della Galleria civica di Modena".
L'allestimento, a cura di Serena Goldoni e Marco Pierini, attinge dalla Raccolta del museo e dalle grafiche della Collezione Don Casimiro Bettelli, concesse in comodato alla Galleria dalla Curia modenese nel 1999. La mostra rende conto delle ricerche concrete, geometriche, minimali e analitiche che vanno dagli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta del Novecento.
Il percorso espositivo suggerisce la presenza di un ideale filo rosso diacronico tra ricerche pur così diverse, orientate verso uno stile aniconico capace di attingere a colori, linee e forme prive di implicazioni allusive o simboliche, libere da ogni riferimento con il mondo reale e fondate esclusivamente su forma e colore. La ricerca sviluppata da movimenti come il “Mac” (Movimento per l'Arte Concreta), nato a Milano nel 1948 in contrapposizione al Realismo e agli influssi dell’Informale, viene espressa in modo molto preciso da Gillo Dorfles, teorico del gruppo: un'arte “…basata soltanto sulla realizzazione e sull’oggettivazione delle intuizioni dell’artista, rese in concrete immagini di forma-colore, lontane da ogni significato simbolico, da ogni astrazione formale, e mirante a cogliere solo quei ritmi, quelle cadenze, quegli accordi, di cui è ricco il mondo dei colori” (1949).
L'esposizione è una logica continuazione della rassegna dedicata dalla Civica nel 2014 all'Informale in Italia; si sofferma su un periodo analogo (solo spinto un po’ in avanti) ma affronta un clima totalmente differente e una geografia più ampia, questa volta non limitata alla sola Italia. Tra gli artisti esposti: Getulio Alviani, Alberto Biasi, Max Bill, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Giorgio Griffa, Sol LeWitt, Francesco Lo Savio, Brice Marden, François Morellet, Mario Nigro, Claudio Olivieri, Mauro Reggiani, Robert Ryman, Turi Simeti, Claudio Verna, Victor Vasarely, Luigi Veronesi.
La mostra - come l’altra di fotografia “The Cinema Show”, che inaugura lo stesso giorno - è parte di un progetto avviato nel 2011 volto a mostrare con regolarità il patrimonio della Galleria civica di Modena.
“La variante e la regola. Opere su carta tra arte concreta, minimalismo e pittura analitica dalla collezione della Galleria civica di Modena" resterà allestita nelle sale superiori a Palazzo Santa Margherita fino al 6 aprile 2015. Sarà visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalla 10.30 alle 19; lunedì e martedì non festivi chiuso.
Per informazioni, Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, tel. 059 2032911 o 2032940, (www.galleriacivicadimodena.it).
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