Ha partecipato anche Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura e Scuola del Comune di Modena, alla consegna a Moni Ovadia del “Premio Chiarini”, che si è svolta domenica 1 febbraio alla Tenda di viale Molza a Modena, in presenza anche dell’ambasciatrice di Palestina in Italia, Mai Alkaila, oltre che di altri rappresentanti palestinesi e di associazioni nazionali e internazionali.
Cavazza, nel suo breve intervento, ha ricordato che “in tutte le questioni e i conflitti la soluzione passa e deve passare, per essere autentica, attraverso un dialogo vero”, e ha portato ad esempio un metodo pedagogico in uso nelle scuole d’infanzia modenesi. Quando due bambini entrano in conflitto, le educatrici li fanno sedere su una panchina, detta “la panchina del pensiero e del dialogo”, dove ciascuno porta le sue ragioni e ascolta l’altro finché, a riconciliazione avvenuta, i due tornano a unirsi ai compagni nello svolgimento delle attività quotidiane.
Il Premio, dedicato al giornalista del “Manifesto” Stefano Chiarini, rappresenta un riconoscimento all’impegno sul tema del Medio Oriente e in particolare della Palestina, con una speciale attenzione per il mondo dei media e della cultura. È stato attribuito a Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi, per il suo impegno per la diffusione, attraverso la sua arte, della questione palestinese.
L’iniziativa, che ha visto alternarsi testimonianze, letture di poesia, e interpretazioni musicali della band folk calabrese “I Kalamu” (anch’essi premiati, per l’impegno contro le mafie e la ricerca di comunicazione tra i popoli), si è svolta a cura dell’associazione Alkemia e del Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”, con patrocinio del Comune di Modena.
Galleria immagini
Azioni sul documento