Si accederà da via Saragozza 100 al Liceo socio-psico-pedagogico e musicale Carlo Sigonio, da quello che è sempre stato l’accesso storico alla scuola, attraverso il suo grande atrio. Gli altri tre accessi diretti dalla stessa via sono invece destinati uno alla biblioteca, disposta su più piani e nella quale trovano sede oltre 3 mila volumi, e due all’auditorium, uno dei quali consente anche l’uso pubblico dello spazio.
Dall’auditorium sono visibili le scale “segrete” delle monache di clausura ed è possibile accedere sia al chiostro porticato, attraverso la riapertura di alcuni passaggi, sia al giardino, attraverso due grandi vetrate, in corrispondenza delle quali è prevista anche la realizzazione di un palchetto in legno.
Il chiostro porticato, accessibile anche dall’atrio della scuola, dal corridoio e direttamente dall’esterno, viene restaurato nelle parti architettoniche, illuminato in modo non invasivo e trattato a prato. Le diagonali in pietra bianca di Verona fungono da raccolta delle acque verso il centro. Nel grande cortile interno, con accesso anche da via Camatta, viene mantenuto, nelle forme e dimensioni attuali, lo spazio a verde che costituiva il giardino dell’asilo, un tempo a uso di tirocinio per le maestre dell’istituto magistrale. Vengono mantenute anche tutte le alberature e nella parte pavimentata, destinata anche ad attività all’aperto, verranno piantati alcuni alberi.
Le aule sono dislocate lungo i corridoi, resi più illuminati dalla riapertura di porte e finestre. Tutti i grandi spazi storici, per lo più con soffitti a volta, vengono conservati nella loro integrità e utilizzati per funzioni che necessitano di grandi superfici: nella cucina del convento, per esempio, viene confermata la destinazione d’uso a laboratorio di chimica, cui era già adibita; la grande sala del refettorio, già adibita a palestra, diventa aula insegnanti; mentre lo spazio delle due palestre (ex chiesa) viene destinato ad auditorium.
Viene completamente restaurata e riutilizzata la parte di aule disposte intorno al chiostro e in alcune di queste vengono ripristinate le strutture architettoniche legate alla funzione (una grande vetrata sul tetto sopra all’aula di disegno) o gli arredi e le strumentazioni d’epoca (il laboratorio di fisica con una turbina per la produzione di energia elettrica e una cappa-armadio in legno e vetro).
Dove era stata ricavata la biblioteca cittadina, trovano sede la segreteria amministrativa, la vicepresidenza e la presidenza.
Le 12 aule attrezzate per lo studio singolo degli strumenti musicali trovano spazio nell’ala a ovest del complesso, ristrutturata negli anni ’90 e non oggetto di interventi strutturali, mentre la sala prove generali da 60-70 elementi, quella per le percussioni, un laboratorio grande e uno piccolo vengono ricavati in alcuni spazi all’interno del comparto San Paolo, da poco ristrutturato e collegato al comparto Sigonio attraverso una grande apertura presente tra i rispettivi giardini.
Gli interventi di conservazione e restauro riguarderanno anche arredi fissi e mobilia di inizio Novecento (cattedre, bancone per gli esperimenti di fisica, le turbine), così come alcune tracce di grafiche storiche che individuavano i locali (per esempio, il Gabinetto di chimica e l’Aula di Disegno dal vero) che riemerse nei sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali sono state inserite nel progetto di intervento.
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