Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali che consentirà il cambio d’uso del locale magazzino di viale Virgilio attualmente destinato spaccio aziendale di Armani a media struttura di vendita non alimentare. E insieme alla deroga, l’Aula ha dato l’ok a un complesso schema di convenzione urbanistica che porterà a una razionalizzazione patrimoniale e a un complessivo miglioramento dell’assetto del comparto. In particolare, al Comune verrà ceduto il parcheggio dietro la zona fiera finora intercluso (come previsto da un Piano attuativo non ancora ultimato) e una strada di accesso allo stesso, che sarà realizzata dal beneficiario della deroga (attraverso il prolungamento della via che porta all’edificio di Coop Estense). La proprietà, che come permuta a sua volta ingloberà nella propria area parcheggi una zona di risulta dalla realizzazione della rotatoria tra viale Virgilio e viale Ovidio (circa 30 posti auto), si accollerà inoltre la sistemazione delle alberature e il rifacimento del manto stradale e della segnaletica su viale Virgilio, nel tratto tra la rotatoria con via Viazza di Ramo e quella con viale Ovidio.
La delibera, illustrata in Aula giovedì 3 dicembre dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, in linea con lo Sblocca Modena, prevede il cambio di destinazione d’uso a favore della società immobiliare Muse srl, proprietaria delle unità immobiliari oggetto d’intervento nel Condominio Cittanova in affitto alla G.A. Operations spa, per complessivi 1077 metri quadrati di superficie utilizzati come laboratorio e spaccio aziendale, a fronte di una superficie di vendita complessiva finale di 701 metri quadrati.
“Nell’unità immobiliare di via Virgilio – ha spiegato Vandelli – è presente lo spaccio aziendale di Armani, che qui aveva finora una parte di produzione e una parte di vendita. Oggi è cambiata l’organizzazione aziendale e l’attuale destinazione d’uso dell’immobile limita fortemente lo svolgimento e la gestione dell’attività, che attualmente offre lavoro a 18 addetti, con conseguente rischio di chiusura. Attraverso la deroga consentiremo la conservazione dei posti di lavoro e allo stesso tempo renderemo possibile la riqualificazione del comparto”. L’assessora ha infatti spiegato che con la concessione della deroga il Comune acquisirà gratuitamente aree e opere di urbanizzazione in parte già previste e in parte realizzerà, a scomputo del contributo straordinario derivante dall’intervento, il completamento e miglioramento del sistema infrastrutturale della zona. “Con questo riassetto avviamo una nuova visione per Cittanova – ha concluso Vandelli – che prima era prettamente direzionale ma che, nei fatti, oggi è superata”.
Rispondendo alla richiesta di Luca Fantoni del M5s, l’assessora ha infine precisato che “per l’intervento, con costi al di sotto di 300 mila euro, non è prevista procedura di evidenza pubblica. Ciò non significa – ha aggiunto – che non si debbano rispettare determinati criteri e progetto e computo metrico saranno comunque validati dai nostri uffici”. Il consigliere ha infatti evidenziato come “in questo periodo si registrino grossi ribassi d’asta. I 300 mila euro di costo dei lavori ipotizzati sono effettivi?”, ha domandato. Fantoni ha infine annunciato voto favorevole: “Si tratta di un bel cambio di passo sulla situazione della zona”.
Per Francesco Rocco di Futuro a sinistra “questo permesso di costruire in deroga è un esempio di come intendo io lo Sblocca Modena e cioè una trasformazione utile alla città e al lavoro: con l’operazione si va ad abbellire una parte di Modena e, allo stesso tempo, questa azienda allargando l’attività potrebbe aumentare i dipendenti. Vorrei che lo Sblocca Modena venisse sempre utilizzato così”.
Della stessa idea Fabio Poggi del Pd: “Si tratta di un gran bell’esempio di Sblocca Modena perché con questo intervento viene quadruplicato il vantaggio per la città. Sono evidenti le ricadute positive sotto l’aspetto economico-occupazionale, ma ci sono altri tre aspetti importanti: patrimoniale in quanto nella zona ci sono tanti ritagli di proprietà differenti che vengono messi in ordine; urbanistico, non solo per le opere ma anche per il tipo di insediamento che muta le caratteristiche dell’immobile; e di vivibilità, perché inserire in quell’area attività commerciali con orari diversi permetterà un maggior presidio”.
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