Quando fu realizzata, nel 1912, era destinata alla produzione dell’energia elettrica per l’alimentazione della rete tranviaria e per le poche utenze di allora; quando tornerà a nuova vita, dopo l’intervento di restauro per il quale l’Amministrazione ha pubblicato il bando di aggiudicazione, sarà un Laboratorio Aperto destinato a cultura, spettacolo e creatività.
La palazzina dell’ex Aem ospiterà attività che spaziano dalla progettazione delle scenografie, reali e virtuali, al “sound design” applicato alla produzione teatrale e alle applicazioni di realtà aumentata, fino alle soluzioni digitali a sostegno della promozione di beni e attività culturali. Gli obiettivi del Laboratorio Aperto, per il quale si svolgerà la selezione del gestore nel corso del 2016, sono quelli di migliorare l’accesso all’offerta di cultura e spettacolo presente a Modena perfezionando i processi di produzione e accrescendone la fruibilità, grazie anche all’utilizzo di tecnologie innovative. Allo stesso modo si propone di migliorare e personalizzare l’offerta, adeguandola ai nuovi gusti e orientamenti del pubblico, e di favorire lo sviluppo di un gruppo di imprese che operi nell’ambito delle industrie culturali e creative e dell’innovazione tecnologica, in stretta relazione ai progetti di ricerca e innovazione presenti sul territorio e alle principali iniziative di investimento e promozione della cultura.
In particolare, verranno sviluppate sperimentazioni di innovazione di processo e prodotto nel settore dello spettacolo, a partire dall’attuale organizzazione della produzione di spettacoli. Altre sperimentazioni riguarderanno l’ambito culturale e saranno strettamente correlate ai progetti già in corso e alla piattaforma di gestione di contenuti, servizi e applicazioni per i beni culturali. Il terzo ambito è quello della tutela, sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale, storico e architettonico della città con particolare attenzione a quanto accaduto in seguito al sisma del 2012.
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