03/12/2015

“IMPARA L’ARTE” / 2 – LE LEZIONI DEI MAESTRI DEL PENSIERO

Remo Bodei, Massimo Cacciari e Mario Perniola: a Modena la filosofia indaga il senso dell’arte. Venerdì 8, 15 e 22 gennaio alle18 alla Fondazione Marco Biagi

 

Con la “lezione” di Remo Bodei intitolata “Il congedo dalle arti belle” prende il via venerdì 8 gennaio alle 18, alla Fondazione Marco Biagi di largo Biagi a Modena, la rassegna aperta a tutti “Impara l’arte. Introduzione alla ricerca contemporanea”, promossa dal Comune e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena e organizzata dal Consorzio per il festivalfilosofia in collaborazione con Galleria civica di Modena e Fondazione Fotografia. Il contributo di Bodei, professore di Filosofia alla University of California a Los Angeles e presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, servirà a chiarire che nel nostro tempo convergono ideali di bellezza da differenti epoche e tradizioni, ma che è stato soprattutto il Novecento a rivendicare il valore estetico del “brutto”, della dissonanza e persino del caos come generatore di ordini sconosciuti. Senza che il “bello” cessi di sorprenderci e rinnovarsi.

Il secondo appuntamento, venerdì 15 gennaio, stesso luogo sempre alle 18, è con Massimo Cacciari, già professore di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e presso lo IUAV di Venezia. La sua lezione, dal titolo “Commedia-tragedia tra Beckett e Bacon” offrirà una rilettura della diagnosi hegeliana della “morte dell’arte” per giungere a riconoscere l’arte contemporanea come essenzialmente “riflessiva” e  “tragicomica”, passata cioè attraverso il grande Riso decostruttivo avviato da Duchamp. Due gli autori che esemplificano il percorso: Samuel Beckett e Francis Bacon.

Il terzo appuntamento, che conclude la parte teorica della rassegna, è in programma venerdì 22 gennaio, ancora alle ore 18 presso la Fondazione Marco Biagi. Protagonista sarà  Mario Perniola, già professore di Estetica all'Università di Roma “Tor Vergata’, che terrà una lezione su “Come le cose diventano opere d'arte”. Una forte dichiarazione che l’arte non basta più a se stessa e che è in atto un cambiamento epistemologico della sua stessa nozione: nulla è di per se stesso arte, ma può diventarlo nel transito attraverso un insieme di teorie e iniziative, oggetti e racconti, documenti e materiali del più vario genere.

Informazioni on line (www. imparalartemodena.it; www.festivalfilosofia.it)

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