Noto al mondo come autore della “Secchia rapita” e come inventore di un nuovo genere da lui stesso battezzato eroicomico, Alessandro Tassoni (1565-1635) fu personaggio di fama europea. Con il suo poema ‘antieroico’, che narra in 12 canti di una futile guerra fra Modena e Bologna “per una vil secchia di legno”, Tassoni fu apprezzato ed imitato soprattutto fuori d’Italia ed è considerato il padre della querelle “des anciens et des modernes”. Esplosa in Francia nel diciassettesimo secolo, essa ha le sue radici proprio nel dichiarato modernismo tassoniano e nel suo spirito polemico, volto ad aggredire i miti classicisti, l’imperante aristotelismo, l’abusato petrarchismo, l’irrigidimento della lingua. Antipetrarchista, ma non contro Petrarca, Tassoni scandalizzò l’ambiente letterario con le sue Considerazioni sopra le rime del Petrarca (1609), un commento al Canzoniere che attacca, anche con le armi del comico, il principio di imitazione e i più diffusi luoghi comuni del petrarchismo fanatico; anticruscante, cioè polemico nei riguardi del primo Vocabolario della Crusca (1612), difese l’idea di uno svecchiamento della lingua e di una sua maggiore apertura al moderno; ferocemente avverso al dominio ispanico, consegnò la sua verve polemica e le sue invettive alle famose Filippiche contro Filippo III di Spagna (1615). Ma soprattutto Tassoni fu un grande filologo erudito, come risulta dalla ricca raccolta di meditazioni critiche nota come Pensieri e uno storico (negli Annali), oltre che un diplomatico al servizio dei Savoia. Con l’intento di ricordarlo come personaggio poliedrico e di illustrare i molteplici aspetti della sua, a tratti bizzarra, personalità (si era auto battezzato il Bisquadro), l’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con quella di Pisa (e con il Comune di Modena) ha organizzato un Convegno in occasione dei 450 anni dalla sua nascita. Il Convegno, che si svolge al Teatro della Fondazione San Carlo il 6 e 7 novembre, rientra in un più vasto progetto commemorativo che proseguirà, tra l’altro, con l’inaugurazione, a dicembre di una mostra a Palazzo dei Musei.
Info on line (www.museicivici.modena.it).
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