08/10/2015

SPOERRI “EAT ART” / 2 – NELLA MOSTRA ANCHE TRE VIDEO

“Resurrection”, “Spoerri dalla A alla Z” e “Daniel Spoerri. Eat Art in trasformation”

Sono tre i video presenti nella mostra “Daniel Spoerri. Eat Art in Transformation”, visitabile gratuitamente dal 10 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande a Modena.

In “Resurrection”, video d’artista di 7 minuti girato nel 1969 da un’idea di Daniel Spoerri per la regia di Tony Morgan, la storia di una bistecca viene rovesciata. Se nessuno prima di lui aveva immaginato la vita di una bistecca (e il suo contrario), Spoerri l’ha raccontata descrivendo il percorso della stessa da escremento umano alla sua genesi animale, per risalire fino al bue. È un lavoro che spinge sull’eterna circolarità della vita (e della morte) e che lo stesso Spoerri racconta così: “… si svolge tutto alla rovescia: l’uomo che mangia la carne, la compra, il macellaio la prepara, il bue al macello, il bue nel prato e il bue che defeca. In tutto questo mi interessa la struttura circolare che mette in relazione vita e morte”. Proveniente dall’archivio Daniel Spoerri (conservato presso la Biblioteca Nazionale svizzera di Berna, partnerschip dell’esposizione), “Resurrection”, si proietta alla Palazzina dei Giardini tra numerosi “tableaux-pièges” e sculture.

In Sala grande è visibile “Daniel Spoerri dalla A alla Z” realizzato da Studio Azzurro e Fondazione Mudima nel 1991. Della durata di 25 minuti, proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano, è un documentario di impianto raffinato che mentre restituisce la poetica e la carriera di Daniel Spoerri attraverso immagini che si alternano a testimonianze dirette dell’artista, racconta con luce anche sinistra, di ossa, falci, animali imbalsamati, attrezzi da lavoro, del pensiero dell’artista sugli uomini e sulle donne, del bene e del male (che hanno origine, secondo lui in ultima analisi dalla cucina), di quanto il mondo tutto sommato sia piccolo, così come lo si può guardare, circoscritto fra Parigi, Vienna, Berlino e Roma, città dove ha vissuto, mentre strumenti musicali, teschi, ossa e occhi di vetro fungono da sfondo, o sfilano in primo piano, in un continuo altalenarsi di “input e output del cammino della digestione”.

Sempre in Sala grande, il video “Daniel Spoerri. Eat Art in transformation” (11 minuti e 28 secondi), prodotto da Ultrafragola Channel in occasione della prima tappa della mostra allestita al m.a.x. museo di Chiasso, Svizzera (dal 30 aprile al 30 agosto 2015). Nel video, oltre a testimonianze dirette dell’artista che ripercorre momenti cruciali del suo passato e riferisce aneddoti della sua vita familiare e dei suoi “rendez-vous” con Marcel Duchamp, la voce dei curatori cui è affidata la chiave di lettura della mostra, fra gastrofilosofia, (un modo per definire le opere di Spoerri che si confondono con il nostro quotidiano e, a ben guardare, rivelano aspetti della nostra società e del nostro “modus vivendi”), ironia e affinità elettive. Alle immagini delle opere e dell’allestimento si alternano frammenti dal video “Profession Obsession” (Archivio Daniel Spoerri, 1997, riproduzione: Graphische Sammlung Schweizerische Nationalbibliothek, durata: 35’ 37”).

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