Interverrà anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, deponendo una corona d’alloro al cippo che ricorda la strage, alla cerimonia commemorativa del 65° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena in programma venerdì 9 gennaio alle 9.
L’iniziativa è organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per ricordare i sei operai che persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro nel 1950 contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale. I sei operai erano Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre 200 persone rimasero ferite.
“Sono passati 65 anni – commenta il sindaco Muzzarelli – e la lezione di allora è ancora attuale. In quella drammatica stagione l’Italia stava rialzandosi dalle ferite del dopoguerra ma i lavoratori, che chiedevano diritti, hanno pagato un prezzo altissimo sulla loro pelle. Da allora, con fatica e con il grande contributo dei sindacati, nacque un'Italia che passo dopo passo seppe dare lavoro, sviluppo e crescita. Venerdì ricorderemo i sei operai uccisi e il loro sacrificio. Il nostro impegno per dare nuove opportunità a questo territorio, e lavoro qualificato e sicuro, è un modo – aggiunge il sindaco – di onorare anche la loro memoria”.
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