Ha partecipato come relatore anche Tommaso Rotella, assessore del Comune di Modena al Turismo e Promozione della città, alla tavola rotonda “Cultura e Turismo: l’Emilia-Romagna e il Sistema Paese” che si è svolto ieri mattina, 9 gennaio, alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna e al quale ha preso parte Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, al quale sono state affidate le conclusioni.
All’iniziativa, organizzata dai Comuni di Bologna e Ferrara, sono intervenuti Virginio Merola, sindaco di Bologna; Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna; Matteo Lepore, assessore all’Economia e promozione della Città del Comune di Bologna; Massimo Maisto, vicesindaco del Comune di Ferrara con delega al Turismo; Andrea Gnassi, sindaco del Comune di Rimini con delega al Turismo e Cristiano Casa, assessore al Turismo del Comune di Parma.
Nel suo intervento, Rotella ha sottolineato l'importanza di lavorare alla costituzione di un tavolo permanente per la promozione della città che coinvolga gli enti più rilevanti sotto il profilo dell'attrazione e della gestione dei flussi turistici. L’assessore, ricordando come non sia delocalizzabile la bellezza delle nostre città, si è poi soffermato su diversi aspetti peculiari del turismo. “Il turismo – ha detto - è ‘social’: è la forma di economia più partecipata. Tutti i cittadini contribuiscono al suo successo attraverso la civiltà dell’accoglienza, e con l'orgoglio di appartenere alla comunità”. L’assessore ha poi messo l’accento, in un momento nel quale Expo può diventare occasione di strutturazione, sulla relazione tra il turismo e le altre attività economiche, evidenziando come si possa generare un interscambio di intelligenze e di energie tra aziende dei settori tradizionali, ad esempio l'automotive, e le innovazioni delle start up e delle imprese dell'Ict (il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Rotella ha quindi rilevato come il turismo sia un settore ad alta potenzialità d’innovazione anche perché visto come settore di business accessibile per i giovani, da loro percepito come settore vicino e comprensibile, pur richiedendo professionalizzazione.
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