12/09/2014

COSÌ INTRECCIAVANO LE FIBRE 3.500 ANNI FA NELLE TERRAMARE

Domenica 14 settembre riapre il Parco archeologico di Montale e inizia la nuova stagione di visite domenicali alla scoperta delle tecniche e della vita dei nostri “antenati” preistorici

Domenica 14 settembre riapre le porte il Parco archeologico Museo all’aperto della Terramara di Montale. Con l’appuntamento intitolato “Intrecciare le fibre” prende il via un calendario autunnale di appuntamenti domenicali con dimostrazioni di antiche tecniche artigianali che nell’età del bronzo venivano praticate con grande abilità, come testimoniano i numerosi reperti recuperati negli scavi.

“Intrecciare le fibre” è dedicato all’utilizzo di un’ampia varietà di piante che gli abitanti delle terramare avevano a disposizione per realizzare corde, reti e intrecci. Uno dei materiali più usati a questo scopo doveva essere il salice, dotato di rami lunghi, flessibili e resistenti. Il ritrovamento di un fondo di cesto in salice in una terramara della zona (S. Ambrogio) ha permesso di ricostruirne l’intreccio e di riprodurlo sperimentalmente per la realizzazione di contenitori che si affiancavano, probabilmente con utilizzi diversi, a quelli in ceramica e legno.

Il Parco della Terramara di Montale apre dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (con gli ultimi ingressi un’ora prima delle chiusure).

In caso di maltempo si consiglia di telefonare al numero 059 532020 a partire dalle 10 di domenica.

Ingressi: intero 6 euro, gruppi 5 euro, da 6 a 13 anni 4 euro, fino a 5 anni e oltre 65 anni ingresso gratuito.

Per informazioni: Museo civico archeologico, tel. 059 2033101 o Parco della Terramara di Montale, tel. 059 532020 (www.parcomontale.it).

Il parco archeologico ha una pagina facebook (www.facebook.com/parcomontale).

 

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