A settembre tra nidi, scuole d’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado suona la campanella a Modena per circa 32.870 tra bambini e ragazzi.
In flessione rispetto allo scorso anno, sono comunque oltre 1.700 i piccoli da 0 a tre anni di età che iniziano a frequentare i nidi in queste settimane. In aumento, invece, gli alunni delle altre fasce d’età. Circa 4.900 i bambini dai 3 ai 6 anni che tra l’1 e il 15 settembre entrano nelle loro sezioni di scuola d’infanzia. Lunedì 15 suona la prima campanella dell’anno alle primarie, le ‘elementari’, per oltre 7.330 alunni; mentre sono quasi 4.800 i ragazzi che frequenteranno le secondarie di primo grado, cioè le ‘medie’, altri circa 13.440 quelle di secondo grado, ‘le superiori’.
“Il nostro obiettivo - afferma l’assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza – è garantire a tutti, bambini e ragazzi, un percorso formativo di qualità in grado di fornire ai nostri giovani strumenti e reali opportunità. Per farlo abbiamo bisogno del coinvolgimento e della responsabilizzazione di tutti, a partire dagli insegnanti e da tutto il personale scolastico, con i quali intendiamo avere un dialogo e un confronto sempre aperto, e dalle famiglie, che devono essere aiutate a partecipare maggiormente alla vita scolastica. Ma – aggiunge l’assessore - dobbiamo anche riuscire a garantire le risorse necessarie per continuare a investire sulla formazione e sul sostegno al fine di garantire a tutti il diritto all’istruzione. Nonostante il calo delle risorse, Modena resta uno dei Comuni capoluogo con la maggior spesa pro capite per il sostegno ai minori disabili”.
Nelle scuole statali del territorio comunale sono circa 500 gli alunni disabili certificati, altri 40 in nidi e scuole d’infanzia, una cinquantina in quelle convenzionate. A questi vanno sommati oltre 330 ragazzi ‘segnalati’ nelle primarie e secondarie di primo grado e più di 300 nelle secondarie di secondo grado. Dall’altra parte, i sostegni assegnati dallo Stato alle scuole statali sono stati in costante calo fino al 2012.
“Negli ultimi quattro anni – continua l’assessore - le richieste di sostegni e progetti per l’integrazione degli alunni disabili, da parte delle scuole, sono cresciute del 30 per cento, sia per l’aumento di alunni certificati che per il tentativo delle scuole di supplire a insufficienti dotazioni dello Stato”.
Nell’anno scolastico 2013/2014 il Comune ha sostenuto l’integrazione di alunni disabili con complessivamente 5 milioni 652 mila euro. Lo ha fatto attraverso sostegni in nidi comunali e convenzionati, nelle scuole d’infanzia comunali e statali, nelle primarie statali (per oltre un milione) e in quelle private convenzionate, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado (per circa un milione e mezzo di euro); oltre che con insegnanti Lis (la lingua per gli alunni non udenti), progetti e trasporti specifici e ausili informatici. “Un elevato livello di impegno – conclude l’assessore - che intendiamo confermare anche quest’anno, nonostante la necessità di ridurre la complessiva spesa corrente comunale”.
Inoltre, proprio in questi giorni al plesso Giardino sta per essere avviata una nuova sezione di scuola d'infanzia comunale, vista l’aumentata richiesta, che ha sostituito una sezione di nido, mentre presso il rinnovato plesso San Paolo stanno partendo un nuovo nido a gestione diretta comunale e una nuova scuola d'infanzia statale, che non solo arricchisce l'offerta pubblica cittadina, ma riporta, dopo molti anni, tali servizi entro il centro storico.
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