“Modena è una città forte, ordinata e rispettata. La governeremo con l’orgoglio di chi ha sempre fatto innovazione e ora si chiede cosa può fare di più perché bisogna allargare gli orizzonti per raggiungere nuovi traguardi”. Con queste parole il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha concluso il dibattito, di circa due ore e mezza, sugli Indirizzi generali di governo 2014-2019 in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 3 luglio. Si è espresso a favore il Pd, contro Forza Italia e Nuovo centro destra e si sono astenuti Movimento 5 Stelle, Per Me Modena, Udc e CambiaModena. Dopo il voto il sindaco ha illustrato ufficialmente in Aula la composizione della Giunta, anche alla presenza di numerosi neo assessori.
“Siamo partiti con una squadra – ha spiegato nel suo intervento – dove sono presenti innovazione, freschezza e competenza. Ci misureremo giorno dopo giorno sulle scelte di una città che sa mettersi in gioco e che ha bisogno di un impegno unitario per la crescita. Non è più sufficiente fare bene, occorre fare meglio e di più”, ha proseguito: “Abbiamo tanta forza e volontà, ma dobbiamo ritrovare un unico gioco di squadra e tenere una visione. Vogliamo affrontare i problemi, non girarci attorno. Cultura e sapere sono fondamentali per il nostro futuro, senza questi non andremmo da nessuna parte”. E Muzzarelli ha richiamato l’immagine di chi, in passato, “ha preso la lamiera e ha fatto la Ferrari”.
Il sindaco ha poi citato una serie di “sfide significative” per la città: dall’urbanistica alla città compatta, dal welfare alla sanità, dalle imprese al lavoro, dall’ambiente al centro storico, e ha posto attenzione a questioni operative aperte come i chioschi, il casello di Modena nord e l’imminente Expo’ 2015. “Faremo sul serio anche sulla partecipazione – ha affermato – con fasi di ascolto della città. Le esigenze dei singoli non sono tutte in linea. Se lo fossero sarebbe più facile decidere la direzione da prendere, mentre c’è una dinamica di equilibrio delle ragioni che dobbiamo trovare e per questo ci metteremo in gioco”.
Per il sindaco “Modena deve diventare sempre più luogo di riferimento per diritti sociali e civili garantiti” e “da città europea qual è, deve essere sempre più protagonista nel mondo”. Dopo aver dichiarato apprezzamento per l’apertura del Movimento 5 stelle in Aula, il sindaco ha espresso però perplessità per la posizione del leader nazionale del Movimento: “Ho la sensazione che in Europa abbia voltato le spalle all’Italia, consentitemi il dubbio di rischio scomunica”.
Muzzarelli, inoltre, ha fatto riferimento a Modena come area vasta nella prospettiva dell’Unione provinciale dei Comuni: “La questione è aprirci in un nuovo patto con i sindaci, perché quello che succede a Modena incide anche sugli altri territori e quello che viene o non viene fatto altrove incide anche sul capoluogo”.
Infine, il sindaco, riprendendo il concetto di “Avia Pervia” espresso nel corso del dibattito, ha ribadito l’importanza di rendere facili le cose difficili “a partire dall’uomo, dal rispetto della comunità”. E ha concluso ricordando “le vittime del mare, quei profughi che fungono dalle guerre sono uomini, donne e bambini che devono colpire la nostra coscienza. Qui abbiamo una comunità piena di rispetto dei diritti e dei doveri e facciamo di tutto per continuare a esserlo tutti insieme”.
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