Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità giovedì 3 luglio un ordine del giorno che esprime cordoglio e ferma condanna per i quattro giovani “barbaramente assassinati” negli ultimi giorni nei territori israliani: i tre cittadini israeliani, seminaristi di una scuola rabbinica, i cui cadaveri sono stati ritrovati il 30 giugno in Cisgiordania, Eyal Yifrah (19 anni), Gilad Shaar (16) e Naftali Fraenkel (16); e l’arabo, probabilmente ucciso per rappresaglia il 2 luglio, Mohamed Abu Khedir (17 anni).
Il documento, proposto dal capogruppo del Pd Paolo Trande e dai consiglieri Federica Di Padova e Marco Forghieri, esprime anche l’incoraggiamento “a non smettere di perseguire la strada della ricerca della pace in Medio-oriente” e dichiara di condividere le parole del ministro degli Esteri italiano che ha fatto appello “affinché tutte le parti mostrino che chi attenta alla sicurezza di Israele non potrà prevalere minando la via del dialogo, unica speranza di pace vera e duratura nella regione”. L’auspicio è quindi quello che, “alla brutale efferatezza di questi atti ignobili non segua altra violenza e altro sangue che avrebbe effetti disastrosi sul già difficile processo di pace”.
L’ordine del giorno, inviato al ministero degli Esteri e alle rappresentanze diplomatiche in Italia di Israele e dell’Autorità nazionale palestinese, impegna “la giunta comunale, relativamente alle proprie competenze, a favorire e intensificare ogni azione per la promozione del dialogo interreligioso, della cultura della tolleranza e della pace, a partire dalle scuole e dalle giovani generazioni”.
Azioni sul documento