La Polizia municipale di Modena ha eseguito nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 maggio, l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari che ha disposto gli arresti domiciliari per i due operatori di Polizia municipale accusati nel luglio scorso di avere procurato lesioni a una donna fermata dopo un incidente automobilistico. L’indagine è stata condotta dalla Procura di Modena.
Le accuse sono relative alle lesioni personali (articolo 582 e 583 del Codice penale) e al falso ideologico commesso da pubblico ufficiale (articolo 479) con aggravanti. Per i due operatori è scattata immediatamente la sospensione dal servizio.
“La magistratura svolga fino in fondo le indagini necessarie ad accertare la verità” commenta il sindaco Giorgio Pighi sottolineando la “piena fiducia nel comandante Franco Chiari e nel corpo di Polizia municipale che in questi anni ha sempre saputo caratterizzare la propria attività al pieno rispetto della persona, anche negli interventi più delicati e difficoltosi”.
Fu la stessa Polizia municipale a trasmettere alla Procura tutta la documentazione relativa all’episodio avvenuto nella sera del 29 luglio 2013. In seguito a un tamponamento in tangenziale, la Polizia di Stato rintracciò la donna che era al volante di una delle auto e che si era allontanata dal luogo dell’incidente consegnandola a una pattuglia della Polizia municipale per essere accompagnata al Comando dove fu denunciata per omissione di soccorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Viste le sue condizioni, venne chiamata un’ambulanza per prestarle soccorso.
“La Polizia municipale – afferma il comandante Chiari – impronta la propria attività al rispetto dei valori di assoluta correttezza nel rapporto con tutti i cittadini. L’augurio è che, anche con il contributo dei due agenti, in breve tempo venga fatta piena luce sui fatti”.
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