La convenzione con il Modena football club per la gestione dello stadio comunale Alberto Braglia viene prolungata fino al 31 dicembre 2027, per consentire alla società di rinegoziare i mutui stipulati con l’Istituto per il Credito sportivo per la ristrutturazione della struttura. Di conseguenza, anche la proroga delle garanzie fideiussorie a favore di Ics e nell’interesse del Modena FC viene prolungata per tutta la durata dei mutui rinegoziati.
Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando lunedì 7 aprile due delibere relative al Modena FC. A favore della prima, sulla proroga della convenzione, si sono espressi Pd e Sel, contro Etica e legalità e Modena futura, astenuti Udc, FI-Pdl, FdI. A favore della seconda delibera, sulla proroga delle garanzie fideiussorie, hanno votato Pd e Sel, contro Mf e El, astenuti FI-Pdl, Udc.
“Nel 2003 – ha spiegato Marino presentando la prima delibera – è stata stipulata la convenzione con il Modena FC per la gestione del Braglia e del campo di allenamento Zelocchi, ponendo a carico della società il 50,1 per cento della spesa di ristrutturazione. È quindi a carico del Modena FC il pagamento delle rate annuali di ammortamento dei lavori di ampliamento dello stadio eseguiti nel 2002/2003 per consentire l’adeguamento dell’impianto alla serie A. Attualmente ammontano a 616.690 euro all’anno, a fronte di un importo totale di mutui stipulati pari a 6.788.638 euro”. L’assessore ha spiegato l’esigenza della società di “ridurre l’onerosità delle rate annuali di ammortamento dei mutui attraverso una rinegoziazione che prevede l’allungamento della scadenza. La rata annuale – ha proseguito Marino – da convenzione costituisce il canone anticipato al Comune per la concessione del servizio pubblico e quella del Modena FC è sensibilmente più elevata rispetto a canoni pagati alle Amministrazioni da altre società di calcio. Per questo si ritiene opportuno accogliere la proposta della società e prolungare la durata della convenzione. Con la rinegoziazione del mutuo il Modena calcio pagherà una rata annuale di 420 mila euro invece di 616 mila”.
La delibera per la proroga delle garanzie fideiussorie per i quattro mutui stipulati da Modena FC con Ics, illustrata dall’assessore alle Politiche finanziarie Giuseppe Boschini, arriva dopo che già nel dicembre 2012 era stata concessa una proroga di 12 mesi, a seguito dell’adesione alla Convenzione ABI – Ministero dell’Economia relativa alla sospensione per un anno del pagamento della quota capitale. L’Istituto per il Credito sportivo ha espresso parere favorevole alla richiesta della società di rinegoziare mutui e piani di ammortamento con allungamento al giugno 2027 mantenendo lo stesso tasso di interesse (4,25%). Con la proroga delle garanzie fideiussorie il Comune conferma il proprio impegno a restituire all’Istituto quanto dovuto nel caso la società non rispettasse le obbligazioni.
Per Michele Barcaiuolo di FdI “è stato fatto quanto si doveva, poiché i canoni pagati da altre società per gli stadi comunali non hanno nulla a che fare con la spesa sostenuta dal Modena FC e in altre città è il Comune che paga il rifacimento dello stadio; infine le condizioni attuali rendono difficile l’eventuale vendita di un parte della società da parte della proprietà che dovrebbe poter usare lo stadio per eventi che costituiscano fonti di entrata per sé e per il Comune”.
Per il Pd, Francesco Rocco ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo sottolineando: “Quando si dice che il Comune di Modena ci ha guadagnato, mi viene da dire che i cittadini ci hanno di conseguenza guadagnato” e ha chiesto all’assessore “se il Comune ha qualche giornata riservata per utilizzare lo stadio per eventi”. Per Michele Andreana “la convenzione con il Modena FC per la ristrutturazione dello stadio è un’operazione intelligente che ha consentito al Comune di risparmiare per investire su altro”. D’accordo anche “sull’operazione di abbattimento della rata, ciò non significa – ha continuato - che in futuro non ci troveremo di fronte a una richiesta di rinegoziazione delle condizioni, soprattutto nel caso cambi la società”.
Secondo Andrea Galli di FI-Pdl “quell’accordo di anni fa sarebbe oggi impensabile: il Modena Calcio non avrà uno stadio di proprietà e non avrà la possibilità di utilizzare quello spazio ad ampio raggio acquisendolo, diversamente ci si è comportati con il Novi Park, dato in gestione per 42 anni”.
L’assessore Marino ha in ogni caso parlato “della possibilità di organizzare al Braglia qualche evento, anche se ci sono stadi con capienza maggiore”.
Eugenia Rossi di El, intervenendo sulla seconda delibera, ha annunciato la propria contrarietà “perché con le fideiussioni si va a caricare non poco il Comune; inoltre mi inquieta - ha detto - il fatto che non è chiara la situazione della società: ci sarebbero situazioni in giudizio per mancato pagamento dei servizi. Doveva essere fatta una disanima precisa della società prima di presentare questa delibera”.
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