10/04/2014

ECOSISTEMA / 2 – CRITICITÀ NELL’ARIA, CHE PERÒ MIGLIORA

Rimane la situazione più problematica, ma la tendenza risulta positiva

L’aspetto più critico che emerge dal rapporto “Ecosistema Modena”è quello legato alla qualità dell’aria, per la quale a livello nazionale la città occupa posizioni al di sopra della media, collocandosi tra il 25° e il 29° posto tra le città di medie dimensioni. I dati più critici riguardano le medie annuali di particolato fine (Pm10) e biossido di azoto (NO2). Negli ultimi cinque anni si è verificato un progressivo miglioramento delle concentrazioni di biossido di azoto, soprattutto per quanto riguarda la centralina di Parco Ferrari, passata da valori superiori ai 50 μg/m³ (microgrammi al metro cubo) agli attuali 31 μg/m³, mentre via Giardini scende, nel 2012, per la prima volta al di sotto dei 50 μg/m³.

Migliorano anche i dati di concentrazione media annuale di Pm10 sul territorio che risulta essere sempre al di sotto del valore limite previsto di 40 mg/m³. Rimane, invece, più problematica la situazione relativa al numero di episodi critici registrati durante l’anno: nel corso del 2012 tutte le centraline hanno registrato valori giornalieri oltre i limiti per più giorni rispetto ai 35 consentiti dalla normativa, dai 65 giorni di Albareto fino agli 85 di via Giardini.

I dati sull'ozono in città segnano una diminuzione di giorni di superamento dai 76 del 2011 ai 65 del 2012, ma rimangono sempre alti rispetto ai 25 consentiti dalla normativa.

Principale responsabile delle emissioni in atmosfera è il traffico veicolare. Modena, come le altre città della pianura Padana, è inserita in un contesto territoriale complesso: una delle zone a più alta concentrazione industriale d’Europa, la presenza di due assi autostradali, una conformazione territoriale che favorisce la concentrazione di inquinanti anche a causa della scarsa ventilazione.

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