Il tema della “casa per tutti”, della casa popolare e di quella privata, è uno degli elementi centrali della modernità. La città del Novecento ha formato la sua immagine, in particolare nei primi decenni del secondo dopoguerra, dalla ricostruzione al boom economico, poi fino agli anni '80, attraverso la costruzione di una identità diffusa legata alla residenza. Il tema sarà affrontato da Matteo Sintini, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Bologna, e da Federico Zanfi, architetto, urbanista e ricercatore al Politecnico di Milano, giovedì 10 aprile alle 20.45 nel teatro della Fondazione Collegio San Carlo (via S. Carlo 5) a Modena. La conversazione, accompagnata dalla proiezione di immagini, si intitola “Il patrimonio residenziale del Novecento alla prova del XXI secolo. Abitare la città”. Prevede dialogo e confronto tra i relatori e con il pubblico, è a ingresso libero e gratuito e sarà introdotta e moderata da Catia Mazzeri, responsabile dell'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia urbana del Comune di Modena che ha organizzato il ciclo “Città del Novecento e città del futuro. Colloqui su architettura, spazi e progetti urbani in Europa, in Italia e a Modena”, di cui l’incontro di giovedì 10 aprile è il terzo e ultimo appuntamento.
Matteo Sintini, docente di Storia dell'architettura al Dipartimento di architettura dell'Università di Bologna (tra gli autori del volume “Città e architetture. Il Novecento a Modena”, a cura del Comune di Modena, F. C. Panini 2012), partendo dal caso Modena, attraverso il racconto dei piani Ina Casa (quartiere Sant'Agnese), dei Piani di edilizia economica popolare (quartiere Torrenova di Tiziano Lugli e Terzo Peep, al quale hanno lavorato molti architetti modenesi fra cui Tullio Zini) di residenze collettive (il Condominio Giardino o il Condominio del Ponte Pradella di Mario Pucci e Vinicio Vecchi), parlerà della ricerca dei valori di socialità e vivibilità, espressi in un linguaggio architettonico collegato al dibattito culturale sulla città. Gli esempi modenesi saranno comparati con l'esperienza nazionale.
Federico Zanfi, architetto, urbanista e ricercatore al Politecnico di Milano (ha pubblicato con altri “Storie di case. Abitare l'Italia del boom”, Donzelli 2013) continuerà la lezione soffermandosi, con riferimenti nazionali, sull'uso oggi in Italia dell'immenso patrimonio di abitazioni degli anni del boom, ponendo tre questioni: quella dell'invecchiamento nelle tecnologie e nella struttura materiale delle case di quel periodo e della loro riqualificazione e riuso; la pluralizzazione contemporanea delle comunità e delle diverse forme dell'abitare; il tema, infine, di una diversa concezione della proprietà della casa, anche da parte dei ceti medi, a fronte della trasformazione economica, sociale, e del mercato.
Si annuncia, tra i due relatori e con il pubblico, un dialogo denso, accompagnato da molte immagini, fra i valori della modernità di cui l'abitazione ha rappresentato uno dei paradigmi centrali, e i profondi mutamenti della città contemporanea, con riferimenti diretti a Modena all’interno di uno sguardo nazionale e internazionale.
I partecipanti all’incontro avranno in omaggio fino a esaurimento copie il Cd dell' “Atlante delle architetture del Novecento a Modena “, con 101 schede critiche di edifici e spazi urbani, foto attuali e d'epoca, immagini, disegni, mappe, e un booklet con due itinerari di architettura da percorrere a Modena con l'ausilio di foto e carte. Entrambi gli strumenti offerti sono tratti dal volume curato dall'Ufficio Ricerche storia urbana “Città e architetture. Il Novecento a Modena”, (F. C. Panini, 2012).
Le lezioni si avvalgono anche della promozione dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena per il rilascio di crediti formativi. Si rilasciano a tutti gli intervenuti attestati di partecipazione validi per la richiesta di crediti.
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