15/02/2014

MODENA DIVENTI UNA CITTA’ UNIVERSITARIA BEN ORGANIZZATA

La presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti ha incontrato Elisa Sonego per raccogliere le istanze e i bisogni degli studenti universitari

Ieri mattina, venerdì 14 febbraio, la presidente del Consiglio comunale di Modena Caterina Liotti ha incontrato Elisa Sonego, presidente della Conferenza studenti Unimore. Con la presidente del Consiglio, la giovane rappresentante degli studenti ha discusso delle difficoltà e dei bisogni avvertiti dagli universitari che vivono e studiano a Modena. "Ho deciso di incontrare la presidente della Conferenza degli studenti – spiega Caterina Liotti - perché ero rimasta colpita dall'affermazione della Sonego quando, in occasione dell'apertura dell'anno accademico, aveva detto che ‘Modena non è una città universitaria’. Il mio impegno – continua la presidente del Consiglio - sarà ora quello di portare le istanze degli studenti agli assessori competenti e nel dibattito politico sul futuro della città".

Tra le questioni affrontate sono emerse quelle dei trasporti, dei luoghi di studio e dell'alloggio. Per quanto riguarda i trasporti, Sonego ha evidenziato come siano "molto costosi per chi viene dai comuni limitrofi e poco presenti nelle fasce serali". Per quanto riguarda biblioteche e aule studio la rappresentante degli studenti ha auspicato "l'apertura domenicale delle biblioteche affinché possano essere luoghi di incontro per universitari fuori sede". Sonego ha anche suggerito la possibilità di "promuovere iniziative accessibili tramite la student card, di migliorare la comunicazione tra Amministrazione e studenti e i sistemi di accesso al wi-fi" e ha proposto di pensare a liste per l'assegnazione di alloggi a canoni concordati dedicati agli studenti fuori sede.

"A mancare non sono dunque i servizi - osserva la presidente del Consiglio - ma piuttosto una visione integrata degli stessi che risponda ai bisogni della fascia studentesca. Dunque, il primo passo da compiere è organizzare momenti di confronto tra gli enti che sovrintendono i settori interessati dalle problematiche emerse, coinvolgendo anche gli studenti, per ipotizzare un piano di risposte efficaci. Se per gli studenti Modena 'non è una città universitaria' – continua Liotti – lo deve diventare nell'immediato futuro. Non solo per dare risposte a giovani cittadini che possono contribuire con i loro percorsi formativi alla crescita della nostra città, come sono gli studenti che frequentano l'Ateneo, ma anche per non rischiare di perdere quel valore aggiunto, in termini di indotto sociale, culturale e anche economico, che comporta essere una città universitaria ben organizzata".

Azioni sul documento