Dalla disperazione per l’accusa di bancarotta fraudolenta inizia un viaggio a ritroso verso una nuova stagione di riscatto attraverso le vie d’acqua della Modena degli anni ’50: canali, fossi, fiumi, popolati da pesci oggi quasi scomparsi dalle tavole dei modenesi e dall’immaginario collettivo.
Del racconto “Il vecchio e il fiume” l’autore, Danilo Bertani, discuterà con Francesco Totaro del gruppo Don Milani di Modena, venerdì 14 febbraio alla Tenda di viale Molza (angolo Monte Kosica). La serata di Letture (inizio ore 21) nella struttura gestita dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune è a cura dell’associazione L’Asino che vola.
“Il Vecchio e il Fiume” nasce in un'aula di tribunale, nel giorno in cui l’autore, dopo una vita di duro e onesto lavoro, viene processato per bancarotta fraudolenta. In bilico tra disperazione e follia, Danilo Bertani attraversa un corridoio buio che sembra non finire. Nelle notti insonni lo perseguitano le parole del suo avvocato: “lasci parlare me, lei non ha il controllo della parola”. È così che Danilo comincia a farsi delle domande su se stesso e decide di tornare a scuola e sopra i banchi incontra le parole di don Lorenzo Milani. Prendono voce pensieri chiusi nel cuore e i ricordi si fanno strada. Con l'entusiasmo della parola ritrovata percorre il quartiere operaio dove è nato e cresciuto, l'impalpabile linea di demarcazione che lo separava dal quartiere della gente che consideravo ricca, le straordinarie vie d'acqua che nella Modena degli anni Cinquanta nutrivano i sogni e la pancia dei modenesi. “Il vecchio e il fiume” (edizioni Artestampa 2012) è la storia di una lotta per la sopravvivenza del vecchio, che combatte contro i fantasmi dell’ingiustizia subita, e del fiume, minacciato dai veleni che rischiano di farlo scomparire. Insieme, cercano la via del perdono e provano a costruire un futuro sostenibile.
Tutte le iniziative della Tenda sono gratuite. Per informazioni: www.comune.modena.it/latenda, www.facebook.com/latenda, tel. 059 2034808.
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