14/02/2014

CAMPI ACQUIFERI, PIGHI: “GIUNTA UNANIME NELLA DECISIONE”

La richiesta di parere alla Regione è stata proposta dal sindaco e condivisa da tutti gli assessori: “Nessuna intenzione di bocciare la volontà popolare”

La giunta del Comune di Modena, chiamata a esprimere un parere sulla proposta di delibera di iniziativa popolare che, tra le altre cose, prevede di “bloccare qualsiasi ipotesi di trasformazione urbanistica e di edificazione sulle aree dei campi acquiferi di via Cannizzaro e di via Aristotele”, ha deciso all’unanimità e su proposta del sindaco di chiedere un parere legale alla Regione sugli aspetti normativi delle ricadute in termini urbanistici della proposta.

Lo afferma lo stesso sindaco Giorgio Pighi in merito a retroscena giornalistici sull’andamento dei lavori della giunta. “L’intera giunta – spiega Pighi – ha condiviso fin dall’inizio della discussione le considerazioni e gli obiettivi di tutela delle acque che sono la premessa della proposta di iniziativa popolare. Ma i pareri tecnici chiesti ai dirigenti competenti ponevano un problema sull’efficacia e sulla legittimità di un’eventuale deliberazione. E’ per questo – aggiunge il sindaco – che ho personalmente proposto alla giunta di chiedere parere legale alla Regione, sulla base di un unico argomento: la proposta usa l’espressione ‘bloccare’ in relazione all’edificazione sulle due aree, ma le previsioni insediative sono già state ‘bloccate’ con un provvedimento della scorsa estate, in attesa della conclusione delle analisi di carattere ambientale richieste agli enti preposti. L’espressione contenuta nella proposta di delibera, quindi, presenta profili di interferenza che potrebbero rendere illegittime le procedure urbanistiche proprie della variante. In sostanza – argomenta Pighi – è dovere della giunta in sede di parere sottolineare gli elementi di incertezza e di perplessità sulla reale portata di un termine, sulla cui legittimità abbiamo tutti, all’unanimità, ritenuto si dovesse pronunciare l’ente competente in materia di governo del territorio ai sensi della Costituzione”.

Per il sindaco, quindi, nella discussione in giunta non è emersa “nessuna intenzione di bocciare la volontà popolare, non si è verificato nessun capovolgimento, ma è stata espressa una condivisa preoccupazione affinché solo atti pienamente legittimi siano votati dal Consiglio comunale per concretizzarsi in atti amministrativi. E sulla proposta del sindaco di rivolgersi alla Regione, soluzione che nessuno in precedenza aveva avanzato, si è costruito un consenso unanime della giunta”.

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