Sulla proposta di delibera di iniziativa popolare che, tra le altre cose, prevede di “bloccare qualsiasi ipotesi di trasformazione urbanistica e di edificazione sulle aree dei campi acquiferi di via Cannizzaro e di via Aristotele”, la giunta del Comune di Modena ha valutato oggi, martedì 11 febbraio, gli approfondimenti tecnici richiesti per poter formulare il parere previsto dallo Statuto comunale. Alla luce delle indicazioni emerse, che pongono problemi sull’efficacia e sulla legittimità di un’eventuale deliberazione, la giunta ha deciso di interpellare la Regione sugli aspetti normativi delle ricadute in termini urbanistici della proposta di delibera.
“Condividiamo le considerazioni e gli obiettivi di tutela delle acque che sono la premessa della proposta di iniziativa popolare – spiega l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi – ma non possiamo ignorare le questioni che pongono i tecnici nell’esame del testo della delibera che sembrerebbero non consentire al Consiglio di poter assumere con piena efficacia le intenzioni dei proponenti. In particolare, proprio nel punto chiave relativo alle aree di via Cannizzaro e via Aristotele, le cui previsioni insediative sono già stata ‘bloccate’ con un provvedimento della scorsa estate, in attesa della conclusione delle analisi di carattere ambientale richieste agli enti preposti. Di fronte a una delibera di iniziativa popolare, però, abbiamo ritenuto non sufficiente il parere tecnico che ne vanificherebbe ogni efficacia – aggiunge Giacobazzi – e abbiamo ritenuto di approfondire con la Regione, nell’ambito della normativa esistente, le concrete possibilità di raggiungere i risultati attesi dai proponenti pur in assenza delle procedure di variante allo strumento urbanistico vigente che garantirebbero la partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati”.
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