Il Comune di Modena mette a disposizione del personale della Provincia per il periodo di un anno, eventualmente rinnovabile o trasformabile in assunzioni, i posti vacanti che intende ricoprire, sulla base delle indicazioni del Piano occupazionale approvato dalla giunta. Lo prevede un protocollo d’intesa tra i due enti precisando che la Provincia individuerà su base volontaria il personale da assegnare in comando nei posti messi a disposizione dal Comune.
Il protocollo, approvato dalla giunta comunale, è già stato sottoposto alle organizzazione sindacali del comparto e sarà operativo nei prossimi giorni.
I primi posti disponibili sono complessivamente dieci: due di funzionari D1, con il profilo professionale di istruttore direttivo amministrativo, e quattro istruttori amministrativi di categoria C. Ovviamente il comando dalla Provincia sarà possibile per personale in possesso del profilo professionale richiesto, mentre i costi del personale saranno a carico del Comune.
Il protocollo prevede anche che i posti che si rendessero vacanti in Comune in conseguenza di mobilità in uscita, previa valutazione del direttore generale vengano coperti con comando di personale dalla Provincia, sempre se in possesso della medesima categoria giuridica e del medesimo profilo professionale. Ci sono già quattro possibilità di questo tipo, sempre per istruttori amministrativi in categoria C. Solo se questo non fosse possibile si procederà a procedure di mobilità in entrata, con la pubblicazione di apposito avviso.
L’iniziativa risponde all’esigenza espressa nei giorni scorsi dalla Provincia che deve rivedere l’assetto organizzativo sulla base della normativa che ha ridefinito transitoriamente le funzioni operative assegnate all’ente. La prospettiva di “un ente di area vasta, capace di mettere in campo economie di scala e servizi in comune per migliorare i servizi riducendo i costi, ma anche più snello, con meno competenze e meno dipendenti”, ha portato il presidente Gian Carlo Muzzarelli ad aprire un confronto con tutti i sindaci modenesi per verificare le eventuali disponibilità di ricollocamento del personale della Provincia. «Puntiamo a trattenere solo il personale indispensabile a far funzionare i servizi, riorganizzati sulla base delle funzioni previste dalla legge nazionale e delle deleghe da definire con la Regione – ha affermato Muzzarelli nell’incontro con i dipendenti che si è svolto nei giorni scorsi – ma questo senza che nessuno perda il posto di lavoro, occorre però la disponibilità di tutti a rimettersi in gioco anche dal punto di vista professionale».
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