09/12/2014

FESTEGGIATI IN GIUNTA GLI 81 ANNI DI FRANCO FONTANA

Il sindaco di Modena Muzzarelli ha invitato in municipio il fotografo di fama internazionale. Alla Civica il suo Fondo con oltre tremila fotografie d’autore

Franco Fontana, nato a Modena il 9 dicembre del 1933, ha compiuto 81 anni e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha voluto fargli gli auguri, insieme a tutti gli assessori comunali, invitando oggi, martedì 9 dicembre, il fotografo di fama internazionale alla riunione della giunta, a Palazzo Comunale in piazza Grande.

“Un modenese cittadino del mondo, e famoso in tutto il mondo, nel cuore della sua città, dove è nato, cresciuto e dove vive e ha sempre vissuto”, ha sottolineato Muzzarelli ricordando che Fontana “da qui è partito e qui sempre è ritornato, portando con sé le sue radici senza rinunciare a mettere le ali”. E l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza ha evidenziato alcuni elementi che hanno caratterizzato il successo dell’artista: “Coraggio, freschezza, apertura mentale, creatività e capacità di ‘concretizzare’ sperimentando, sono state e sono la cifra del suo successo e anche, almeno in parte, la sua dote di modenesità”.

A Franco Fontana, che a Palazzo Comunale era accompagnato dalla moglie,, nell’occasione il sindaco e la giunta di Modena hanno fatto dono di una riproduzione della “Secchia rapita”, uno dei simboli della città.

Fontana, ringraziando per gli auguri e dichiarandosi “positivo al Lambrusco”, ha sintetizzato così la sua filosofia di vita come uomo e come artista: “Non mi interessa quando mi chiamano a fare ‘il Fontana’. Mi appassiona rischiare, perché il rischio è la vita e la sicurezza la morte. E io amo la vita”.

Maestro del colore è la qualifica che probabilmente più gli appartiene e lo identifica. Chi lo conosce, gli ha parlato o ha letto le sue interviste, sa come rispondeva a chi gli domandasse come mai, nell’ambito della fotografia in cui “arte” si associava a “bianco e nero”, avesse fatto la scelta del colore. “Mi sveglio, apro la finestra, e il mondo è a colori”, rispondeva. “Vedo a colori. La vita è a colori, lo sono i sentimenti”.

Franco Fontana, nei suoi ricordi d’infanzia, nel cuore del centro storico di Modena, ha sempre raccontato di un rapporto non proprio d’amore con la scuola, che frequentava dai Salesiani. “Eppure – ama raccontare – mi hanno dato la laurea e mi chiamano a insegnare nelle Università”. Fontana, infatti, ha tenuto workshop e conferenze in tutto il mondo.

Nelle sue riflessioni anche profonde, come quando sostiene che “non fotografiamo ciò che vediamo ma ciò che siamo”, semplicità, amore per la vita e buon umore lo portano a trasmettere i suoi concetti sempre con simpatia e leggerezza.

Dal 1991, con la sua donazione all’Amministrazione comunale di una raccolta di fotografie realizzate da lui e opera di altri grandi fotografi italiani e stranieri, è nato alla Galleria civica il primo nucleo del Fondo Franco Fontana, poi alimentato di anno in anno con altre immagini fino a raggiungere oggi il totale di oltre tremila foto d’autore. E sempre da Franco Fontana è stato ceduto al Comune un fondo librario, consistente in una biblioteca di fotografia con oltre 700 volumi (in alcuni casi molto rari), che sono stati catalogati alla Galleria civica e sono a disposizione dei cittadini che possono farne richiesta di consultazione o prestito alla biblioteca Poletti.

La Galleria civica di Modena ha ospitato le sue prime mostre e altre ne ha dedicate nel tempo al suo lavoro, mentre anche selezioni di immagini del Fondo Franco Fontana sono state oggetto di esposizioni a cura della Galleria a Modena, in Italia e all’estero.

Conosciuto per i suoi paesaggi, Fontana ha affrontato con la fotografia sempre nuovi linguaggi e sfide: il nudo, il reportage, le polaroid, la pubblicità, la moda. Sono oltre 40 i libri fotografici in cui sono state pubblicate le sue immagini, esposte in Italia e nel mondo in centinaia di mostre ospitate da musei prestigiosi come il Museum of Modern Art di New York e il Musée d'Art Moderne di Parigi. Attualmente è in corso a Palazzo Incontro a Roma, fino all’11 gennaio 2015, una sua retrospettiva che lo racconta attraverso 130 fotografie.

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