L’approvazione all’unanimità del Regolamento in materia di cremazione, dispersione e conservazione delle ceneri, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 11 dicembre, è stata preceduta dall’intervento di alcuni consiglieri.
Per il Pd, Chiara Susanna Pacchioni ha evidenziato l’aumento complessivo dei casi di cremazione “da imputare al maggior numero di impianti, al problema spazi nei cimiteri, ai costi più modesti e all’atteggiamento più permissivo della Chiesa. Nonostante si tratti di una pratica recente – ha aggiunto – si registrano situazioni di illecito ed è necessaria un’opera di controllo e moralizzazione”. Simona Arletti ha evidenziato l’importanza di “rispettare le diverse sensibilità” sul tema. “Era però necessario dare una piena sistematizzazione alla materia e questa delibera lo fa, lanciando, allo stesso tempo, un messaggio culturale in linea con la scelta di qualche anno fa di creare un forno crematorio, un passo in avanti nella garanzia del diritto del cittadino a farsi cremare”.
Per Adolfo Morandi di FI “il cimitero deve rimanere un luogo di meditazione, raccoglimento e, per i cattolici, di preghiera. Va rispettata la tradizione della tumulazione – ha aggiunto – mentre ho l’impressione che si voglia spingere verso la cremazione. Il Regolamento però ha un’impostazione tecnica ed è degno di apprezzamento perché semplifica le regole rispondendo a una esigenza sentita”.
Marco Cugusi di Sel ha evidenziato “la necessità di garantire l’espressione di volontà anche fra componenti di coppie di fatto. I cimiteri – ha aggiunto – sono luoghi della memoria e vanno mantenuti, rispettati e curati, ma è giusto garantire l’opportunità di farsi cremare a chi lo voglia. Il Regolamento dà risposta certa sulle normative ed è attento alle difficoltà delle famiglie in questi momenti di dolore”.
Anche Mario Bussetti del M5s ha espresso l’apprezzamento del gruppo “per il Regolamento, in particolare per tre aspetti: il fatto di aver ordinato in maniera organica la normativa, l’attenzione all’elemento economico, che in questi tempi va preso in considerazione, e l’approccio che cerca di coniugare il rispetto delle leggi con le esigenze delle persone che si trovano a usufruire di questo servizio”.
In chiusura di dibattito, l’assessore con delega ai Servizi demografici Tommaso Rotella, ha precisato che “il Regolamento non incentiva in nessun modo una pratica rispetto a un’altra, al contrario insiste sul rispetto della volontà del defunto. La cremazione non comporta la chiusura dei cimiteri – ha aggiunto – ma piuttosto potrebbe avere un riverbero significativo sulla loro conservazione, consentendo di investire in manutenzione le risorse eventualmente destinate ad ampliamenti”.
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