Si intitola “Prevenire la violenza di genere. Esperienze europee a confronto” la conferenza internazionale che conclude il progetto “Log in” ed è in programma a Modena, nella Sala del Consiglio comunale, venerdì 5 dicembre, dalle 9 alle 17.30.
L’incontro si suddivide in tre momenti: la presentazione del progetto e dei suoi risultati; il confronto tra le diverse realtà ed esperienze a Modena, Vilnius, Sibiu e Nicosia; un workshop di approfondimento sulle pratiche educative per la prevenzione della violenza di genere.
Ad aprire la mattinata, dopo i saluti del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e della presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, è previsto l’intervento dell’assessora comunale alle Pari opportunità Ingrid Caporioni, cui seguirà la presentazione del programma di finanziamento europeo “Diritti, uguaglianza e cittadinanza 2014-2020” a cura di Martine Parmantier, della Direzione generale Giustizia della Commissione europea. Coordina Caterina Liotti del Centro documentazione donna. Il secondo momento della mattinata prevede una tavola rotonda per illustrare le azioni di prevenzione alla violenza rivolte ai giovani nei quattro paesi coinvolti: intervengono Vittorina Maestroni, del Centro documentazione donna, e le rappresentanti dell’Istituto mediterraneo degli studi di genere di Cipro, del Centro di formazione sulle questioni femminili (Lituania) e dell’Associazione per la libertà e l’uguaglianza di genere in Romania.
Nel pomeriggio, dalle 15, workshop sulle pratiche educative per la prevenzione della violenza di genere con Marco Deriu, Università di Parma, che interverrà sul tema “Lo sguardo invisibile: il lavoro riflessivo sulle visioni e gli immaginari degli uomini”; Liviu Gaja, Associazione per la libertà e l’uguaglianza di genere in Romania, con “Il teatro come strumento di sensibilizzazione”; Judith Pinnock e Serena Ballista, Centro documentazione donna, con “L’educazione fra pari per la prevenzione della violenza”; Elisa Rossi, Università di Modena e Reggio Emilia, con “Costruire il genere e decostruire gli stereotipi nell’interazione”.
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