Nel Comune di Modena nel 2013 sono state raccolte 124 mila tonnellate di rifiuti tra utenze domestiche (84.857 in tutto) e utenze non domestiche (12.588).
La raccolta differenziata è cresciuta in modo costante negli ultimi dieci anni, passando dal 29,4 per cento sul totale del 2004 al 58,3 per cento del 2013, secondo risultato a livello nazionale tra le città con più di 150mila abitanti. È cresciuta però nello stesso periodo la quantità di rifiuti differenziata prodotta pro capite da ciascun abitante, passata dai 107 chilogrammi per abitante del 2004 ai 388 del 2013.
In base al report Hera “Sulle tracce dei rifiuti”, sul territorio delle regioni servite dalla multiutility viene recuperato il 93,8 per cento dei rifiuti differenziati. Il ferro, poco più di due chili la quantità prodotta per abitante, è l’unico materiale che può venire recuperato al cento per cento. Al 97 per cento viene recuperato il legno (circa 18 chili la produzione pro capite) e al 96,6 per cento il verde, 69 i chili prodotti per abitante. Si recuperano intorno al 94 per cento il vetro (31,8 chili la produzione per abitante), il metallo (1,6 chili pro capite) e la carta (61,6 chili pro capite). Ciascun abitante getta 48 chili di rifiuti organici che vengono recuperati per il 91,5 per cento. Pari all’87 per cento è infine la percentuale di recupero dei rifiuti di plastica prodotti da ciascun abitante.
Gli obiettivi di miglioramento che il piano “Ambiente Modena 2019” si propone di raggiungere sono la riduzione di 3.600 tonnellate per anno di rifiuti indifferenziati raccolti e, contestualmente, il recupero di materia per 3.400 tonnellate annue. La riduzione di mille tonnellate per anno delle emissioni di anidride carbonica.
Azioni sul documento