08/11/2014

APP RESISTENZA/2 - LA “GIOVINEZZA TENACE” DI PO, PIAZZA, ULIVI

Il sacrificio di Emilio Po, Alfonso Piazza e Giacomo Ulivi si ricorda lunedì 10 novembre, nel 70esimo anniversario, con la presentazione di un libro in Municipio

“Tisbe mia adorata ed amabile sposa, so quanto male t’ho fatto e il dolore che lascio a te con le mie due piccole creature Meri e Maurizio, che spero in avvenire siano degne ed abbiano stima di te come di già nella loro tenera età l’hanno ora. (…) Per ora sta ancora in casa fino a guerra finita per poter tirare avanti meglio la famiglia tutti assieme oggi e sempre.”

Così Emilio Po, 28 anni, falegname, comunista, scrive alla moglie prima di andare incontro alla morte. Era stato catturato dai fascisti 70 anni fa, l'8 novembre 1944, mentre preparava azioni per i Gap, i gruppi di azione patriottica. Lo avrebbero fucilato due giorni dopo, in piazza Grande, a Modena. Morirono con lui il 19enne Giacomo Ulivi, studente antifascista, e Alfonso Piazza, soldato siciliano rimasto bloccato al nord dopo l'8 settembre, ed entrato nella Resistenza.

Emilio Po, Alfonso Piazza, Giacomo Ulivi saranno ricordati a Modena lunedì 10 novembre, a settant’anni dalla loro esecuzione. Alle 17, in piazza Grande, sotto la lapide che commemora l’eccidio, si svolgerà una cerimonia pubblica alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e di Massimo Mezzetti, assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna.

La giornata dedicata alla memoria prosegue alle 17.30 nella sala di Rappresentanza del Municipio. Qui, dopo i saluti del vicesindaco Gianpietro Cavazza e di Massimo Mezzetti, Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto storico di Modena, introdurrà i fatti del 10 novembre 1944, per presentare poi l’applicazione per smartphone “Resistenza mAPPe Modena” che propone sei itinerari urbani su storia e memoria della Resistenza e degli anni della seconda guerra mondiale. Sarà poi la volta dell’intervento di Marco Minardi, direttore dell’Istituto storico di Parma e curatore del volume “La Giovinezza tenace. I luoghi e le parole di Giacomo Ulivi”. Minardi presenterà il percorso che ha portato, insieme agli studenti del liceo Giacomo Ulivi di Parma, a realizzare una mostra e un libro dedicati alla figura di Giacomo Ulivi. Con lui anche Andrea Barbieri, docente che ha coordinato il progetto didattico.

Giacomo Ulivi, 19 anni, studente universitario, dopo l’8 settembre 1943 entrò in contatto con la Resistenza  nella zona di Parma. Catturato l’11 marzo 1944, riuscì a fuggire e nascondersi a Modena. Arrestato altre due volte, torturato, fu condannato a morte insieme a Po e Piazza il 9 novembre, in seguito all’occupazione partigiana di Soliera avvenuta sei giorni prima. “No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere”, scrive agli amici nella sua ultima lettera prima dell’esecuzione: “Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!”

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