“Imago ergo sum”. È questo il motto con cui l’artista Enrico Baj, al quale è dedicata la mostra "Dames et Généraux” in corso alla Biblioteca Poletti, riassume la “Patafisica, in opposizione alla razionalità matematica cartesiana. Dell’argomento si parla alle 17 di sabato 11 ottobre, Giornata del Contemporaneo, alla Biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei (largo S. Agostino). L’incontro conferenza, aperto a tutti, si intitola “Patafisica di Baj. L'importanza di non prendersi sul serio” e vede la partecipazione della studiosa di Baj Angela Sanna, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Urbino e dottore di ricerca all’Université de Paris 1 Panthéon-Sorbonne, e di Roberta Cerini Baj, moglie dell’artista.
“Che cos'è la Patafisica?” è il titolo di uno dei numerosi testi di Enrico Baj (1924-2003) sull'argomento, e il quesito trova la sua risposta nell'opera dello scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry, di cui Baj fu un fervido seguace. Infatti, affascinato dalle definizioni con cui questa “disciplina” viene presentata negli scritti di Jarry, come “scienza delle soluzioni immaginarie” o anche “scienza del particolare e delle leggi che governano le eccezioni”, Baj – spiega Carla Barbieri della biblioteca Poletti - matura una personale concezione della Patafisica che proietta nella propria opera e che utilizza come arma contro le contraddizioni e le costrizioni del mondo e della società. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso, costituiscono, come li definisce Baj, gli “anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera”. La Patafisica è allo stesso tempo musa e linfa vitale che rinnova e rinvigorisce la forza dell'immaginazione. Per Baj il pittore, come il Patafisico, rifiuta le spiegazioni scientifiche e utilizza la fantasia come facoltà “che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà” contro la comune tensione a trovare una soluzione logica a ogni problema.
La mostra “Enrico Baj. Dames et Généraux” resterà allestita fino al 3 gennaio 2015 e sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca (lunedì 14.30 - 19; dal martedì al venerdì 8.30 - 13 /14.30 - 19; sabato 8.30 - 13), e potrà essere visitata anche il lunedì mattina, quando la Poletti è chiusa al pubblico, su appuntamento telefonico (059 2033372). A quella su Baj è affiancata un’altra mostra: “Uniformi, medaglie, generali: immagini di gloria dalle raccolte storiche della Biblioteca”, a cura di Maria Elisa Della Casa, anch’essa visitabile fino al 3 gennaio 2015.
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