03/10/2014

COMPLESSI MILITARI, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Diversi consiglieri sono intervenuti prima del via libera al Protocollo d’intesa

Il via libera al Protocollo d’intesa tra Comune, Accademia militare e altri enti pubblici per la riqualificazione e valorizzazione di complessi militari di importanza storico monumentale (a favore Pd, Sel, M5s, FI, CambiaModena e Udc; astenuti Per me Modena e Ncd) è stato preceduto, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 ottobre, dall’intervento di diversi consiglieri. Tutti hanno ringraziato il Comandante Giuseppe Nicola Tota per l’illustrazione del progetto dell’Accademia in Aula e per l’apertura alla città negli anni in cui è stato al comando.

Per il Pd, Grazia Baracchi ha sottolineato “che siamo all’inizio di un percorso nel quale ci sarà la possibilità di partecipare e confrontarsi sul progetto. È un primo gradino verso un orizzonte di cambiamento dell’assetto urbanistico, con la restituzione di aree alla città”. Caterina Liotti ha parlato di “momento molto importante” verso un progetto significativo “di un pezzo della città che viene restituito ai modenesi e alla loro fruizione”, e ha sottolineato “l’enorme miglioramento negli ultimi anni dei rapporti dell’Accademia con la città”. Fabio Poggi ha evidenziato come l’accordo sia “bidirezionale” a differenza del passato. “Siamo in una fase ancora prettamente patrimoniale – ha aggiunto – in cui si stanno solo creando le premesse per una variazione urbanistica, che è ancora da costruire, perché creare vincoli adesso?”, ha domandato. Anche il capogruppo Paolo Trande ha ribadito che “non ci sono contenuti urbanistici, ma semplici dichiarazioni di intenti e una prima individuazione di strumenti. Il protocollo non rappresenta un’ipoteca per ciò che c’è da fare dopo, su cui discuteremo più avanti”. Per Simona Arletti “stiamo segnando un momento storico per la nostra città: la cessione della Caserma Pisacane al Comune sarà una grande occasione di trasformazione per la città, di miglioramento, di riconnessione del parco Ferrari rispetto al centro della città”. Andrea Bortolamasi ha annunciato voto favorevole del gruppo Pd alla delibera sottolineando le “positive ricadute che questo dialogo non scontato tra le istituzioni porterà alla città nel suo complesso. Non sarà un percorso semplice – ha aggiunto – ma le premesse mi fanno ben sperare”.

Per Antonio Montanini di CambiaModena “il rischio è che il progetto dell’ex Ottavo campale rimanga sulla carta per la difficile situazione economica. Invito a “trovare il modo di rendere fruibile alla città il Palazzo Ducale, almeno attraverso il passaggio nel cortile tra viale Vittorio Emanuele e piazza Roma”.

Adriana Querzé di Per me Modena ha evidenziato “la responsabilità che, come Consiglio, ci assumiamo rispetto a queste scelte perché questo è il primo passo nella direzione di una variante urbanistica. Perché non ragionare a 360 gradi su una destinazione creativa, coinvolgente e partecipata della Caserma Pisacane?”, ha proposto.

Per FI, Adolfo Morandi ha parlato di “progetto ambizioso e utile, che va nella direzione di offrire maggiori opportunità di apertura del Palazzo Ducale, di recuperare l’area della Caserma Pisacane senza edificare nuovo suolo e di liberare risorse per lo Stato dalla vendita di patrimonio pubblico”. Andrea Galli si è detto “estremamente contento di questo passaggio, perché si torna ad avere disponibilità di aree dismesse molto grandi”. Anche il consigliere ha evidenziato la “totale diversità di impostazione degli ultimi anni dell’Accademia con la città, soprattutto per merito del comandante”.

Per Marco Cugosi di Sel “è fondamentale che ci sia una riconversione di spazi militari a uso civile per la città. Il progetto di rigenerazione di un’area di estremo pregio come l’ex Ottavo campale deve vedere il massimo coinvolgimento del Consiglio e di tutta la città anche prima dell’Accordo di programma”.

Luigia Santoro del Ncd ha espresso perplessità “sugli interventi mirati alla realizzazione di unità abitative alla ex Caserma Pisacane, perché non sono convinta – ha detto – che ci sia bisogno di nuova residenza convenzionata, privata e destinata all’affitto. L’area potrebbe essere ceduta in lotti per far cassa”.

Mario Bussetti ha precisato che, per il Movimento 5 stelle, “questo protocollo è una occasione, perché libera un ampio terreno per la città e perché apre ancor più l’accesso a una parte del Palazzo Ducale”. Il consigliere ha aggiunto inoltre che “tutti parlano di partecipazione, ma quando si arriva al momento di farla non si fa”.

Anche Giuseppe Pellacani dell’Udc ha parlato di “cambiamento decisivo del rapporto dell’Accademia con la città. Rimane però una struttura militare – ha precisato – e spingersi più in là non sarebbe possibile. Quella del Protocollo è un’importante operazione; di destinazione delle aree e densità abitativa si parlerà prossimamente”.

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