A proposito dell’appello di una persona invalida a cui sarebbero stati tolti i sussidi sociali, lanciato lunedì 6 ottobre attraverso un’emittente televisiva nazionale e ripreso sulla stampa locale, il Comune di Modena ritiene doverose alcune precisazioni, pur nel rispetto del diritto alla privacy di ciascun soggetto fruitore di un percorso terapeutico tramite i servizi sanitari e sociali.
In particolare, l’Amministrazione comunale e l’Azienda sanitaria sottolineano che la persona in questione “ha sempre ricevuto informazioni chiare e puntuali sulle motivazioni che hanno indotto la revisione dell'erogazione di contributi. Soprattutto la persona non è stata abbandonata dai servizi con i quali ha mantenuto un costante contatto per quanto attiene a tutte le cure mediche necessarie. Inoltre, già la scorsa settimana è stato comunicato che i servizi socio-sanitari sono disponibili a ricostruire una progettazione condivisa di un percorso di cura integrato e trasparente”.
A questo proposito il Comune ricorda che “compito dei servizi sanitari e sociali è costruire progetti terapeutici e di sostegno trasparenti ed equi nei confronti di tutti i cittadini. L’erogazione di contributi richiede una progettazione condivisa e partecipata da parte delle persone che costituiscono un patto e un contratto assistenziale e terapeutico dove sia i servizi che la persona svolgono con correttezza e trasparenza la propria parte”.
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