10/10/2014

“RACCONTI PARALLELI”/3 – IL DESIGN SI ISPIRA AL TESSUTO ANTICO

Un frammento tessile con un cuore “fiammato” ispira la linea di design “Heartbeat” che si presenta ai Musei civici sabato 11 ottobre alle 16.30. Oggetti in vendita al Bookshop

Un cuore rosso fiammato perla e giallo su fondo rosso tessuto in lampasso di seta. Ha un forte impatto iconico il modello di stoffa dei Musei civici scelto dallo studio di design Davide Montanaro di Milano per la creazione di manufatti nuovi e diversi dall’ambito tessile che si presenta a Palazzo dei Musei sabato 11 ottobre alle 16.30. Al motivo dell’antico tessuto della Collezione Gandini è ispirata la linea di design “Heartbeat” (“batticuore” in italiano) che nasce dal concorso “Nutrire l'arte”, promosso da Promotion Expo per la realizzazione di oggetti di design dalla rilettura in chiave moderna di un'opera del passato modernizzata nelle linee e nei materiali. Così, con l’iniziativa “Racconti Paralleli”, il Museo civico di Modena si confronta in modo stimolante con il design contemporaneo mettendo a disposizione dello studio milanese il repertorio decorativo della sua collezione tessile più prestigiosa per l’ispirazione di nuovi prodotti destinati al merchandising museale. Firmata dallo studio Davide Montanaro di Milano e realizzato da IPlex Factory di Recanati, “Heartbeat” offre un’ampia gamma di oggetti, da quelli indossabili a quelli di arredo, realizzati con materiali diversi: cartone, metallo, cristallo acrilico. Alcuni degli oggetti si potranno acquistare al Bookshop al piano terra a Palazzo dei Musei.

Lo studio del frammento tessile, databile tra il XVII e XVIII secolo, non ha portato a oggi risultati certi per datazione e provenienza, né sulla sua destinazione.

Il motivo del cuore infiammato è comunque, sicuramente, un tema di derivazione araldica utilizzato nel passato sia in ambito laico che ecclesiastico. Potrebbe, infatti, appartenere a uno stemma gentilizio o a quello di una corporazione laica; oppure, come più probabile, essere il simbolo di un ordine religioso. In questo caso, con il significato di carità e amore per Dio, potrebbe appartenere ai padri Agostiniani, ai Filippini, ai Saveriani o agli Antoniani, essendo il cuore infiammato non trafitto da frecce, uno dei loro simboli di riferimento. Tra tutti lo stemma agostiniano é quello che più si avvicina al motivo del tessuto modenese per la descrizione libera dei suoi elementi fuori da schemi prestabiliti, come dimostra la somiglianza del “cuore” modenese con quello sorretto da Sant’Agostino in un quadro dipinto da Philippe de Champaigne tra il 1645 e il 1650 conservato al Los Angeles County Museum.

L’identificazione proposta sembra essere credibile perché dal 1600 in avanti questo motivo godrà di una grande fortuna iconografica diventando un punto fermo nel logo dell’ordine; inoltre, la datazione del frammento modenese ricade nello stesso periodo con un'estensione a tutto il XVIII secolo.

“Risulta più facile, invece – commentano gli organizzatori di “Racconti paralleli” – comprendere come questo motivo semplice, fortemente  stilizzato e giocato su tre cromie a contrasto, abbia letteralmente ‘infiammato’ la creatività del designer Davide Montanaro che lo ha scelto preferendolo a tanti altri”.

Gli oggetti si possono acquistare presso il bookshop di Palazzo dei Musei.

Per informazioni e per l’elenco di tutti i rivenditori si può consultare il sito internet del designer (www.davidemontanaro.com).

 

Azioni sul documento