L’approvazione della Variante al Piano operativo comunale di riqualificazione urbana di Modena ovest (a favore Pd e Sel, contro FdI, Fi-Pdl, Mf, Msa, E.L. e Ncd, astensione Udc), in particolare del Villaggio Artigiano, avvenuta in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 9 gennaio, è stata preceduta dall’intervento di alcuni consiglieri.
Per il capogruppo di Fi-Pdl Adolfo Morandi, “visto che si parla di riqualificazione e di non consumo di nuovo territorio, su quell’area ci sarebbe voluto più coraggio: si poteva sviluppare un percorso con maggiori demolizioni, estensione in altezza, più aree verdi e servizi; il tutto attraverso un’edilizia più moderna in grado davvero di trasformare il quartiere. Le intenzioni erano buone ma si sono scontrate con una serie di limiti, sono infatti stati mantenuti ancora troppi vincoli”.
Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it ha espresso dubbi sulla delibera: “Mi rendo conto che il risanamento della zona è assolutamente necessario, ma credo che vada messo un po’ di ordine, mentre con il mix di destinazioni viene creato ulteriore caos. Anche Arpa ha posto perplessità su questo. Bisogna inoltre spingere un po’ di più – ha detto ancora – verso scelte di costruzione e soluzioni architettoniche nuove, ecologicamente compatibile e a risparmio energetico”.
In chiusura l’assessore comunale alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi ha precisato che “la decisione politica dell’Amministrazione è quella di conservare la memoria del Villaggio Artigiano contaminandola con altre destinazioni. C’è un impianto di valore che è difficile pensare di annullare”. L’assessore ha infine aggiunto che, rispetto alla fase di adozione, il Settore ha modificato parzialmente la variante “tenendo conto del parere espresso dall’Arpa e limitando così di molto la residenza nella zona indicata dall’ente”.
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