Il Patto per la scuola, il cui rinnovo è stato sottoposto al Consiglio comunale nella delibera illustrata dall'assessore all'Istruzione Adriana Querzè, è un atto di indirizzo politico. Disciplina, in modo condiviso con le scuole statali cittadine, la gestione di diversi servizi, in particolare legati al diritto allo studio e alla manutenzione delle scuole, il cui valore complessivo è di circa 13 milioni e mezzo l'anno.
L'investimento più consistente riguarda il servizio della mensa, con quasi 5 milioni di euro, seguito dal sostegno agli alunni disabili con 2 milioni 560mila, ai quali si sommano i 32 mila euro annui utilizzati per acquistare strumentazione e ausili da utilizzare nella didattica destinata ai ragazzi con handicap o disturbi dell'apprendimento. Altre importanti voci di spesa sono le utenze delle scuole e i servizi ausiliari, rispettivamente un milione 800mila e un milione 150mila euro.
Ogni anno, il Comune investe circa un milione 200mila euro per le manutenzioni ordinarie degli edifici, a cui si sommano i 60mila stanziati per le manutenzioni straordinarie e quelle delle aree esterne. Agevolazioni sulle tariffe (delle mense e dei trasporti) e contributi all'acquisto dei libri per le scuole elementari comportano per l'Amministrazione un investimento di quasi 700mila euro. I costi dei trasporti scolastici ammontano a 483mila euro, altri 127mila vanno a sostenere l'integrazione degli alunni stranieri, 140mila sono destinati agli Itinerari scuola città, 75mila alla formazione dei docenti, 24 mila per l'insegnamento della musica alle scuole d'infanzia e circa altrettanti per i responsabili della sicurezza negli edifici scolastici. Infine, forniture e arredi contano rispettivamente per 272mila e 43mila euro ogni anno.
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