Il sindaco di Modena Giorgio Pighi è il nuovo responsabile Immigrazione, Sicurezza e legalità dell’Anci nazionale. Il presidente Piero Fassino, infatti, nei giorni scorsi gli ha affidato le deleghe che prima erano attribuite al sindaco di Padova Flavio Zanonato, nominato ministro nel governo Letta.
Nel ringraziare Fassino “per la fiducia accordata”, il sindaco Pighi sottolinea anche l’importanza dell’esperienza sviluppata in questi anni alla presidenza del Fisu, il Forum italiano per la sicurezza urbana, e indica la necessità di “coniugare le politiche locali e le politiche di sicurezza: passato il periodo dei Sindaci sceriffo, a colpi di ordinanze poi risultate inefficaci o addirittura azzerate dalla Corte costituzionale, il nostro compito è oggi quello di armonizzare le decisioni nazionali sui temi generali con l’azione che si sviluppa a livello locale per garantire risposte adeguate alle richieste di sicurezze”.
E i temi in cui sviluppare questa modalità di intervento sono diversi. “Sul femminicidio, per esempio, le leggi devono essere nazionali – spiega Pighi – ma vanno valorizzate le politiche e le esperienze locali come la nostra “educazione all’affettività”, già nelle scuole elementari, o il servizio di recupero per gli uomini violenti gestito dall’Ausl. Esperienze di questo genere ce ne sono in tutta Italia, si tratta, quindi, di far funzionare il coordinamento Stato-Regione-Comuni come previsto dalla Costituzione”.
Analoga attenzione va riservata a questioni come il gioco d’azzardo, la lotta alla contraffazione e al lavoro nero, il ruolo della polizia locale, il sovraffollamento delle carceri, l’integrazione operativa delle forze di polizia. “Tutte questioni sulle quali abbiamo proposte – spiega Pighi – e ci confronteremo col governo con il quale dovremo anche affrontare la complessa situazione delle sedi distaccate dei tribunali e delle spese giudiziarie che i Comuni devono anticipare e che poi non vengono mai rimborsate, se non in minima parte”. Tra gli appuntamenti già previsti, per esempio, c’è l’audizione a Palazzo Chigi sull’accesso delle Polizie municipali alle banche dati del ministero degli Interni, mentre nei giorni scorsi Pighi ha partecipato a un altro incontro tecnico dedicato al ruolo degli enti locali nell’applicazione delle leggi antimafia.
Rispetto all’Immigrazione, per Pighi “si deve avere il coraggio di riaprire completamente la questione, sia nell’ambito di Anci sia nel confronto con Parlamento e governo, dando priorità alle scelte e alle proposte che puntino a governare il fenomeno e non a reprimerlo. In questi anni le leggi che avrebbero voluto scoraggiare o, addirittura, bloccare il fenomeno si sono dimostrate del tutto inefficaci, anzi hanno contribuito a far crescere la sacca della clandestinità incontrollata. Quindi ora dobbiamo lavorare in un’altra prospettiva – spiega il sindaco – che non significa tutti dentro, ma che punti a gestire un’immigrazione che non abbia bisogno di nascondersi, visibile e quindi governabile”.
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