08/08/2013

PEEP/2 – CIRCA 6.500 GLI ALLOGGI CHE SI POSSONO RISCATTARE

Altri 865 rientranti nel vecchio Piano non sono ancora stati assegnati o realizzati

Sono circa 6.500 gli alloggi Peep già assegnati che potranno essere riscattati secondo le modalità previste dalla nuova disciplina, a cui si aggiungeranno altri 868 che rientrano nel vecchio piano Peep e non sono ancora stati assegnati o realizzati, mentre ammontano a quasi 3 mila gli immobili già riscattati in questi anni.

Il nuovo regolamento “che intende garantire equità tra chi già abita in comparti Peep e chi vi accederà continuando a commisurare aspetto patrimoniale, temporale e social housing”, spiega l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi, mantiene la possibilità di riscattare parzialmente o totalmente i vincoli delle originarie convenzioni Peep o extraPeep e il riscatto, sia parziale che totale, può essere richiesto dal proprietario dell’unità immobiliare dopo 5 anni. Non possono richiederlo i soggetti attuatori dell’intervento e chi svolge attività diretta o indiretta a dare in locazione gli edifici, mentre il concessionario dell’immobile può fare domanda di riscatto se coincide con il proprietario, quindi nel caso il bando per aggiudicarsi il lotto sia destinato ai cittadini.

Inoltre, come previsto dalla normativa nazionale, i corrispettivi di riscatto non saranno più calcolati sul valore di esproprio, bensì in riferimento al valore venale dell’area, che la proposta formulata dall’Ufficio tecnico del Patrimonio intende mitigare attraverso l’applicazione di una serie di coefficienti necessari a misurarne il valore effettivo. Sei i parametri che in maniera diversa vanno a incidere sull’importo del corrispettivo da pagare: la vetustà e la qualità costruttiva degli immobili; la compresenza del Comune quale nudo proprietario del terreno e il minor pregio delle finiture; la presenza di vari tipi di servitù nei comparti; la tipologia dell’edificio; eventuali adempimenti obbligatori in tema di normativa antisismica, energetica e assicurativa per le nuove costruzioni; infine, l’incentivo a riscattare gli immobili realizzati più di recente, tra il quinto e il ventesimo anno di convenzione.

A titolo esemplificativo l’Ufficio tecnico ha fatto una simulazione su diverse tipologie di alloggi in differenti comparti: se il corrispettivo calcolato con i vecchi criteri per un alloggio di circa 140 metri quadrati in una palazzina edificata nel ’99 passa da 9.400 a 12.300 euro e incrementi anche maggiori si registrano nel caso di alloggi di pregio come può essere una villetta a schiera.

“La nuova disciplina – continua Poggi – oltre a recepire le indicazioni fornite dal dal Piano abitativo sociale, rispetta la nuova normativa nazionale, ma al tempo stesso vuole mantenere fede agli obiettivi strategici che nella realtà locale modenese considerano i Peep uno strumento di primaria importanza per favorire l’accesso alla casa e , in terzo luogo”.

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