E’ di 68 mila e 194 euro la cifra riconosciuta al Comune di Modena rispetto al 2012 per la partecipazione all’attività di contrasto all’evasione fiscale e contributiva. Il dato è stato comunicato oggi, giovedì 1 agosto, dal ministero dell’Economia e delle finanze e “rappresenta un miglioramento significativo dei risultati della collaborazione tra Comune e Agenzia delle entrate, visto che lo scorso anno abbiamo incassato solo 8 mila euro ed è la prima volta che andiamo in ‘doppia cifra’, ma ovviamente lo consideriamo solo un primo passo” commenta l’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini ricordando che negli ultimi quattro anni le segnalazioni del Comune all’Agenzia delle Entrate sono state 617 per una maggiore imposta accertata di 477 mila euro.
“Insomma, grazie all’attività sempre più qualificata di ricerca e incrocio dei dati disponibili negli uffici comunali crediamo di fare un buon servizio al contrasto dell’evasione e quindi all’equità – sottolinea Boschini – ma è necessario migliorare ancora il coordinamento delle attività con l’Agenzia delle entrate per conseguire obiettivi di riscossione ancora migliori, come già otteniamo rispetto ai tributi locali, dove per il 2013 intendiamo potenziare ulteriormente la nostra attività, passando da 3,8 a 5 milioni di imposte locale recuperate”.
Da parte del Comune, infatti, vengono sia svolte attività dirette di verifica, sui tributi locali, sia vengono individuate situazioni potenziali di evasione fiscale e contributiva sulle quali interviene l’Agenzia delle Entrate, alla quale compete la successiva gestione del procedimento tributario.
Delle 617 segnalazioni degli ultimi quattro anni da parte del Comune di Modena all’Agenzia delle Entrate, oltre un terzo (il 38 per cento) ha riguardato la disponibilità di beni indicanti capacità contributiva e più o meno analoga (35,5 per cento) è stata la quota di segnalazioni nell’ambito dell’urbanistica e del territorio. Una su cinque (20,7 per cento) ha riguardato le proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare, mentre sono 18 (il 3 per cento) quelle relative a residenze fiscali all’estero e 16 (il 2,5 per cento) quelle nell’ambito del commercio e delle professioni.
Azioni sul documento