L’estate 2013 è dunque il secondo anno della nuova organizzazione dei centri estivi e molti dati sono in linea con quelli dell'anno precedente: nel 2012 furono infatti richiesti 90 voucher per i nidi e 264 per le scuole d'infanzia e primarie, per una spesa complessiva di circa 14 mila euro, e furono fornite 5 mila ore di appoggio a 47 bambini disabili, con un costo di 83 mila euro.
Tra le novità proposte nel 2013 c'è stato l'innalzamento della soglia di reddito per richiedere i voucher, portata a 15mila 600 euro di equivalente Isee. La possibilità di fare richiesta è stata riservata ai genitori occupati, anche se con contratti atipici.
È aumentato invece notevolmente il numero dei gestori che richiedono al Comune la possibilità di utilizzare una struttura: dai dieci dello scorso anno ai 18 del 2013. In tutto i gestori iscritti sono 33 (erano 30 nel 2012) e hanno proposto di organizzare 43 centri estivi (uno in meno dell'anno precedente).
Per iscriversi all'albo e accreditarsi presso il Comune di Modena, i gestori dei centri estivi (cooperative, polisportive, fattorie didattiche, associazioni eccetera) devono presentare una proposta pedagogica e garantire il rispetto di tutti i requisiti formali: per esempio, un adeguato rapporto numerico educatori-bambini e l’osservanza delle normative sanitarie in materia di somministrazione pasti. I gestori che hanno fatto richiesta di una struttura comunale (un nido, una scuola elementare o una scuola d'infanzia), pagheranno al termine della stagione un contributo al Comune per le settimane effettivamente utilizzate.
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