Nonostante la crisi, da vent’anni a Modena la popolazione straniera continua a crescere. Nel 2011 è arrivata a essere pari al 14,7% del totale; in particolare, i minori stranieri sul territorio rappresentavano il 21% della popolazione giovanile, cioè 6.232 su un totale di 29.696. I dati relativi al 2012 elaborati dal Servizio Statistica del Comune, confermano il trend in crescita. I minori stranieri al 31 dicembre 2012 sono arrivati a quota 6.444, pari al 21,5 della popolazione giovanile che è complessivamente 29.949.
Per quanto riguarda la scolarizzazione dei minori con cittadinanza non italiana, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della città si registra un progressivo aumento delle presenze di ragazzi stranieri. Nella primaria sono il 19,7%, nella secondaria di primo grado il 15% e negli istituti superiori l’11,6%, ma la concentrazione di stranieri varia molto a seconda degli istituti (dati aggiornati al primo gennaio 2012). Le forte oscillazione nella presenza di bambini stranieri alle primarie è legata prevalentemente alla zona di residenza delle famiglie, mentre nelle secondarie di primo grado la presenza varia dal’11% al 25%. Infine nelle secondarie di secondo grado la concentrazione è minima nei licei e alta negli istituti professionali che saranno coinvolti nelle attività di Mosaico, il progetto finanziato con fondi europei con capofila il Comune di Modena.
Le elaborazioni compiute dall'Osservatorio provinciale sull'Immigrazione evidenziano inoltre che tra gli alunni stranieri si registrano percentuali di ritardo scolastico più alte, mentre dalla ricerca condotta nel 2011 dal Comune di Modena su un campione dei giovani modenesi tra i 15 e i 24 anni emerge che i ragazzi stranieri, rispetto a quelli italiani, partecipano meno ad attività associative, conoscono meno le opportunità e i servizi della città e sono meno soddisfatti del loro tenore di vita oltre che delle loro amicizie. “Anche a Modena – precisa l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi il fenomeno dei Neet, Not in education employment or training, ha una quota importante tra i ragazzi stranieri che hanno abbandonato o terminato il primo ciclo di studi, non frequentano percorsi formativi e sono esclusi dal mondo del lavoro. Da qui l’esigenza di rafforzare l'inclusione dei ragazzi stranieri nei percorsi scolastici ed extrascolastici e di migliorare il coordinamento della rete dei soggetti che promuovono servizi, opportunità d'integrazione”.
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